A livello formale, la richiesta sottoscritta da Poste italiane risale al 25 giugno 2009; proponeva “adeguamenti tariffari relativamente ai prodotti postali universali riservati, al fine di conseguire, mediante il recupero dell’inflazione pregressa, una parziale copertura dei costi di erogazione del servizio ed una riduzione dell’onere derivante dagli obblighi di servizio universale”. Solo il 29 settembre 2010 il Nucleo di consulenza per l’attuazione e regolazione dei servizi di pubblica utilità (organismo tecnico che, nell’ambito del Comitato interministeriale per la programmazione economica, segue la materia tariffaria e la regolazione dei servizi di pubblica utilità non regolamentati da una specifica autorità di settore) si è espresso e il ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani, il 25 novembre, ha sottoscritto il provvedimento. È il decreto “Disposizioni in materia di invii di corrispondenza rientranti nell’ambito del servizio postale universale e tariffe degli invii di corrispondenza raccomandata e assicurata attinenti alle procedure amministrative e giudiziarie, nonché degli invii di posta non massiva per l’interno e per l’estero”. Pubblicato in “Gazzetta ufficiale” questa sera, al solito è destinato a diventare operativo domani. Le tabelle di aggiornamento si sviluppano per oltre cinque pagine e riguardano principalmente gli invii raccomandati ed assicurati “non retail” (ma perché non definirli più chiaramente, magari “in grande quantità”?) e “retail” riguardanti le procedure amministrative, nonché le spedizioni raccomandate a carattere giudiziario, sia per l’interno che per oltre confine. Un interesse più generale hanno probabilmente le tabelle per le lettere ordinarie inviate all’estero (nel testo definite -altra complicazione- “non massive”). Ritoccati tutti gli scaglioni, anche con forti percentuali. Il primo porto, cioè fino ai 20 grammi, passa da 0,65 a 0,75 euro per la “zona 1” (Europa e Mediterraneo), da 0,85 a 1,60 per la “zona 2” (altri Paesi d’Africa ed Asia, nonché tutta l’America), da 1,00 a 2,00 per la “zona 3” (Oceania). Testo aggiornato il 30 dicembre 2010.
Tariffe, aumenti da domani
29 Dic 2010 22:07 - NEWS FROM ITALY
Le voci interessate: procedure amministrative e giudiziarie e, soprattutto, spedizioni ordinarie dirette all’estero