Più sicurezza per gli utenti, il personale ed anche il patrimonio. Sono questi gli obiettivi dell’intesa che il Dipartimento di pubblica sicurezza (ministero dell’Interno) e Poste italiane hanno rinnovato.
A sottoscriverla, il capo della Polizia, Giovanni De Gennaro, ed il neo-confermato amministratore delegato della società, Massimo Sarmi.
L'intesa è triennale e intende consolidare la cooperazione tra le parti; tiene conto sia delle maggiori esigenze di sicurezza collegate allo sviluppo delle attività, sia del ruolo centrale assunto dalla Polizia postale e delle comunicazioni nel settore della prevenzione e della lotta alla criminalità informatica. Senza dimenticare la tutela ai sistemi ed alle infrastrutture elettroniche delle aziende di comunicazione a rilievo strategico per il Paese. In questo ambito, verrà realizzato il primo centro nazionale anticrimine informatico, una struttura di coordinamento operativo specializzata.
Non basta. L’accordo prevede lo sviluppo ulteriore del progetto “Sicurezza uffici postali” per affrontare rapine e furti, peraltro in calo, nei 14mila punti dell’azienda. La convenzione, poi, rafforza “l’attività di contrasto alla falsificazione dei valori filatelici e postali con una task force congiunta”. In base ai dati forniti dal ministero all’Interno, il danno che lo Stato ogni anno subisce su tale fronte ammonta a circa 50 milioni di euro.