La svolta in Danimarca. Una legge ha abolito nel Paese il servizio postale universale. Questo, fra l’altro, ha indotto l’operatore Postnord a introdurre diverse, significative, novità per garantire -viene spiegato- “che come azienda possa resistere anche in futuro”. Di fatto, dall’1 gennaio ha adeguato prodotti, servizi e prezzi, assoggettando all’iva le prestazioni prima escluse, fra cui lettere, riviste e pacchi. Fa eccezione il corriere con l’estero, che resta immutato.
A sottolineare il cambio, ad esempio i due francobolli emessi il giorno successivo: il primo da 25,00 corone e gravato di iva al 25% è per l’interno (“indland”); il secondo da 50,00 vale per l’estero (“udland”).
Le emissioni del 2023 o precedenti non possono essere utilizzate più per il regime interno; valgono solo per gli invii diretti oltre confine. Fino al 30 giugno, comunque, si possono cambiare i dentelli da 12,00 e 36,00 unità del 2022 e 2023 con i nuovi, per un valore minimo di 120,00 e pagando una commissione pari a 50,00.
Postnord continuerà a gestire il corriere internazionale ancora per quest’anno, poi il servizio sarà oggetto di una gara d’appalto. Nel corso del 2024, inoltre, verranno eliminate circa mille cassette.
Da quattro secoli, e con nomi diversi, l’azienda -precisano dalla sede- “svolge l’importante compito sociale di garantire che tutti i danesi possano inviare e ricevere corriere. La digitalizzazione della società e la forte diminuzione dei volumi relativi alle missive fanno sì che recapitarle in tutto il territorio non sia più un’attività economicamente sostenibile di per sé”.