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Firmato dal Comune, il servizio di posta elettronica certificata rende inutile la tradizionale lettera cartacea

L'assessore ai servizi civici del Comune di Milano, Stefano Giovanni Pillitteri (foto: Comune di Milano)
L'assessore ai servizi civici del Comune di Milano, Stefano Giovanni Pillitteri (foto: Comune di Milano)

Si chiama “mail to pec” e, non a caso, viene promossa a Milano negli stessi giorni in cui Roma ospita “Forum Pa”, il salone dedicato alla Pubblica amministrazione in corso fino al 15 maggio.

Il Comune della metropoli lombarda ha attivato la mail che, grazie al supporto di Poste italiane, vale come una raccomandata. L’indirizzo si presenta organizzato come nome.cognome@milanosemplice.it.

Lo scopo -spiega l’assessore ai servizi civici, Stefano Giovanni Pillitteri- è “di estendere l’utilizzo delle comunicazioni telematiche verso la Pubblica amministrazione tramite posta certificata anche ai cittadini che non sono in possesso di una casella certificata”.

Il progetto -risponde il responsabile business e pubblica amministrazione di Poste italiane, Claudio Cella- “conferma la naturale vocazione di Poste italiane ad essere una piattaforma integrata di servizi che, attraverso la propria infrastruttura fisica, logistica e tecnologica, è in grado di semplificare e favorire l’interazione” tra i cittadini e la Pa.

La posta elettronica certificata è un sistema simile alla e-mail tradizionale; sono però state aggiunte funzioni e caratteristiche che danno agli utenti la certezza, con valore legale, dell’invio e della consegna dei messaggi al destinatario. Il termine “certificata” si riferisce al fatto che il percorso viene descritto: i gestori del servizio di posta del mittente e del destinatario rilasciano al mittente la ricevuta di invio e di consegna e, se necessario, un messaggio per errore sopravvenuto. Al tempo stesso, vengono documentati gli allegati, la data e l’orario, il fatto che l’invio non è stato alterato.

Il servizio, oltre ad evitare lo spostamento fisico all’ufficio postale, è gratuito, perché i costi sono assorbiti dall’Ente locale. L’analoga prestazione firmata direttamente da Poste italiane, ad esempio, ha un costo minimo di 48,00 euro più iva l’anno.




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