Oggi non ci sarà solo l’annullo vaticano (immagine piccola), che documenterà per i posteri il giuramento della Guardia svizzera pontificia e soprattutto i festeggiamenti per il suo quinto centenario. Alla celebrazione, infatti, parteciperanno rappresentanze militari straniere, fra cui le britanniche, che da Londra impiegheranno un’ulteriore obliterazione.
“La British honourable artillery company -spiega a «Vaccari news» l’ufficiale incaricato alle relazioni esterne dei servizi postali di British forces, Chris Banks- è antica quasi come la Guardia svizzera, essendo stata riconosciuta da Enrico VIII nel 1537, ed è stata invitata a partecipare alle cerimonie in Vaticano”. Da qui la decisione del ricordo marcofilo che sarà disponibile nei negozi attorno a piazza San Pietro applicato su una busta speciale (foto grande; per le richieste a distanza: Snco philatelic bureau, British forces post office, Inglis barracks, Mill Hill, London NW7 1PX).
Ma perché il 6 maggio? La Guardia svizzera pontificia giunse a Roma il 22 gennaio 1506, considerato quindi il giorno di fondazione del corpo. “La prova del fuoco –spiegano i soldati del papa- seguì tragicamente il Sacco di Roma del 6 maggio 1527”; per ricordare il sacrificio dei 147 elvetici caduti nel tentativo di difendere Clemente VII, ogni anno in questa data si svolge il giuramento delle nuove guardie.
Per il mezzo millenario occorre naturalmente aggiungere la congiunta tra Svizzera e Vaticano, uscita l’anno scorso (“Vaccari news” del 20 ottobre).