La Chiesa cattolica ha il pontefice, il settantottenne tedesco Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede ed ora 265° pontefice con il nome di Benedetto XVI. La fumata bianca di oggi apre un nuovo capitolo per la storia millenaria del Papato, ed anche il settore postale non mancherà di registrarne le conseguenze. Intanto, è attesa la tradizionale emissione che annuncia la notizia. Per ora è ancora top secret in quanto a soggetti e caratteristiche, meno definiti rispetto alla serie della “Sede vacante”. Nel 1939, per l’elevazione al soglio pontificio di Eugenio Pacelli, sono stati varati quattro francobolli ad identico soggetto, ossia l’incoronazione di Pio XII; a cambiare risultano soltanto i facciali. Scelta confermata nel 1959, quando venne individuato Angelo Giuseppe Roncalli. In questo caso, però, i soggetti sono raddoppiati: Giovanni XXIII benedicente con piviale e triregno in due vignette, il suo stemma sorretto da angeli nelle altre due. Simile l’impostazione adottata nel 1963, per il passaggio del testimone a Giovanni Battista Montini: Paolo VI è ripreso nell’atto di benedire in due esemplari, mentre l’emblema appare nei restanti due. Il ricordo di Albino Luciani appare nel 1978 ma dopo la sua scomparsa; i quattro francobolli propongono altrettante foto scattate durante il suo brevissimo pontificato come Giovanni Paolo I. Tre, infine, i dentelli inaugurali del percorso avviato nello stesso anno da Karol Wojtyla e conclusosi il 2 aprile scorso. Offrono lo stemma, Giovanni Paolo II che benedice, Cristo che consegna le chiavi a Pietro.
È fumata bianca!
19 Apr 2005 18:12 - VATICAN