Non solo Rai e telefonia: il neo ministro alle Comunicazioni, Mario Landolfi, è già chiamato a confrontarsi anche con il mondo postale e in particolare con quello filatelico.

E questo attraverso una interrogazione a risposta orale, presentata mercoledì dall’onorevole ds Piero Ruzzante. Il quale chiede “se non ritenga il ministro di avviare la procedura d’urgenza per l’emissione, il 18 maggio, giorno del compleanno di Giovanni Paolo II, di un francobollo in memoria del pontefice”, anche se i tempi giuridici e tecnici “sono molto stretti”.

Questo considerando in particolare che, “sull’onda del grande dolore e dell’emozione” suscitata dalla scomparsa di Karol Wojtyla, “molti Paesi hanno tempestivamente partecipato al grande lutto mettendo a disposizione dei cittadini e dei collezionisti appositi francobolli”.

Finora l’Italia ha impiegato soltanto l’annullo di Roma San Pietro con la data della scomparsa.

Il sangue che cola lungo i 186 gradini componenti la “scala della morte”: è con questa intensa immagine che l’Austria domani ricorderà il sessantesimo anniversario trascorso dalla liberazione del campo di Mauthausen, avvenuta grazie all’arrivo dei soldati statunitensi.

La “scala della morte” conduceva alla cava di granito che i prigionieri erano costretti a percorrere per estrarre e trasportare i blocchi di pietra.

La rete di Mauthausen -ricordano da Vienna- si articolava con quaranta sottocampi, in grado di avviluppare l’intera Austria come l’enorme tela di un ragno.

Dalla sua istituzione ufficiale, avvenuta nell’agosto del 1938, e fino al 5 maggio 1945, passarono da lì circa 200mila prigionieri, provenienti da tutto il mondo. Più della metà non sopravvisse alle condizioni inumane ed ai metodi di tortura.

“Il campo di concentramento di Mauthausen -aggiunge il ministro austriaco agli Interni, Liese Prokop- fu un punto di cristallizzazione della storia europea senza limiti di confine. Mauthausen un luogo in cui i destini di cittadini europei e non vennero a contatto. È nostro compito conservare la loro memoria”, evitando in tutti i modi che la storia si ripeti.

Il Regno Unito ha deciso di festeggiare la battaglia di Trafalgar, svoltasi il 21 ottobre 1805, con una serie che uscirà tre giorni prima, mentre diverse altre amministrazioni di area britannica lo hanno già fatto?

E la Francia risponde per le rime, coinvolgendo la Repubblica Ceca in una congiunta che ricorda Austerlitz. Ovvero, la località della Moravia che il 2 dicembre 1805 ha visto la rivincita di Napoleone contro Inghilterra, Austria, Russia e Svezia.

L’omaggio, un taglio da 55 centesimi, esce oggi in prevendita a Parigi e dopodomani in tutti gli altri uffici d’oltralpe, mentre il ricordo di Praga giunge ora ed è doppio: accanto al 19 corone vi è anche un foglietto che ne vale 30 e propone un olio di Louis-Francois Lejeune (1775-1848); ritrae il campo francese prima dello scontro.

È già una realtà lo stemma di Benedetto XVI in versione postale, anche senza aspettare la tradizionale serie di francobolli.

L’insegna è contraddistinta dal moro coronato (emblema dei vescovi di Frisinga), dall’orso di Corbiniano (fondatore della stessa diocesi) e dalla conchiglia (riferimento a sant’Agostino) mentre sopra è collocata la mitra papale. Figura nell’annullo impiegato dal Vaticano per l’inizio del ministero di Joseph Ratzinger.

L’impronta è disponibile fino al 31 maggio presso l’ufficio obliterazioni, dove gli interessati potranno consegnare i plichi già affrancati.

Riproduce un antico poster il 45 centesimi che l’Italia dedicherà, l’11 maggio, ad Ignazio Peis da Làconi. Nel dentello è raffigurato con il bastone, diventato il suo simbolo.

Vissuto tra 1701 e 1781, fu canonizzato solo nel 1951. Frate Ignazio –si legge nella biografia firmata da Fernando da Riese Pio X e presentata dal Comune di Làconi- “risulta il santo più spettacolare dei cappuccini. Ci son tutte le prove per qualificarlo un personaggio da leggenda, uno di quei santi che appaiono trasognati e tutta luce nei mosaici absidali delle antiche basiliche cristiane. È scontato che non sono i miracoli a fare il santo, ma il quotidiano impegno e sforzo di servire Dio. Se il miracolo è segno della santità, la santità è grazia di Dio e collaborazione dell’uomo. Pur luminosa di miracoli, la vita di Ignazio fu decisamente donata a Dio”.

L’annullo primo giorno per il francobollo verrà impiegato, oltre a Làconi, anche ad Oristano e Sassari.

È questo l’invito che giungerà domani dalla Nuova Zelanda. Invito articolato in cinque esemplari (0,45, 0,90 1,35, 1,50 e 2 dollari i nominali), tesi a promuovere la cultura della deliziosa bevanda.

Ma non sono le semplici scelte grafiche a farsi notare né è stata ripresa la strada, già percorsa ad esempio dai Paesi Bassi due anni fa o dal Brasile nel 2001, di aromatizzare le cartevalori con l’essenza.

In questo caso è la forma che si fa notare: riprende la tipica tazzina, dove sono riprodotte cinque foto che sintetizzano un secolo di abitudini. “Possono trascorrere i decenni –confermano dal lontano Paese- ma il luogo del caffè nella vita di tutti i giorni è stato raramente superato, forse perché la sua forma e la sua funzione sono sempre mutate, in modo da riflettere la società”. Dalle pittoresche sale del primo Novecento agli internet-cafè di oggi.

“Grande successo” nei francobolli del Regno, servizi compresi, “bene” invece per la storia postale ed in particolare con la collezione di Pontificio.

Così Vincenzo Di Pasquale, della Filatelia Quattrobajocchi, commenta l’esito della XIV asta pubblica, svoltasi sabato.

Si conferma –aggiunge- il trend positivo per questo tipo di vendite. “I francobolli dell'area italiana come sempre sono stati tutti venduti, bene pure l'estero, che viene seguito con attenzione”. Roseo infine il bilancio di lotti e collezioni, i quali hanno registrato “grandi rialzi e tutto venduto”.

Tra le performance da segnalare, il 10 centesimi bistro giallo del 1862 con Vittorio Emanuele II, balzato da 2.500 a 4.000 euro e la lettera da Roma per città con il 5 centesimi di Pontificio della terza emissione, lanciato a 250 e ceduto a 1.800 euro.

La gastronomia? Per l’Italia è “un piatto colmo di spighe di grano”, oppure “un piatto e un calice colmi di grappoli d’uva”. Naturalmente su uno sfondo che ricorda la bandiera europea.

Almeno questa è la scelta fatta propria da Poste italiane. L’azienda, infatti, il 9 maggio proporrà i due esemplari, da 45 e 62 centesimi, inseriti nell’annuale giro continentale, per il 2005 dedicato al cibo.

Soggetto incidentalmente molto simile a quello già da tempo diffuso a San Marino e segnalato da “Vaccari news” l’8 aprile.

Il piatto -pardon, l’annullo- primo giorno verrà servito al Roma filatelico.

Giornate dedicate alla lettura quelle dal 5 al 9 maggio, quando Torino -presso il Lingotto- ospiterà la “Fiera del libro”, aperta ai visitatori dalle 10 alle 23.

Come ogni anno -annunciano gli organizzatori- gli spazi espositivi propongono nuovi allestimenti e progetti. Tra le sorprese, anche “Il gusto di leggere”, spazio a metà tra il caffè letterario e la libreria, con una caratteristica particolare: la presentazione dei lavori sarà accompagnata da piacevoli intermezzi gastronomici.

Fra gli editori, provenienti dall’Italia e dall’estero, c’è pure Vaccari, presente presso lo stand collettivo di “365 Giorni in fiera” (padiglione 2, box L01-M02). “Abbiamo selezionato -conferma la responsabile editoriale della società, Valeria Vaccari- una rosa di alcune fra le nostre più recenti pubblicazioni, sia quelle a carattere filatelico, sia quelle di interesse storico. Complessivamente proponiamo quasi sessanta titoli, in grado di ben illustrare la nostra attività”.

È il lavoro uno degli argomenti più gettonati dalla produzione sovietica, soprattutto quella dei primi decenni.

Il lavoratore, contadino, operaio, militare che fosse, compare nelle serie ordinarie ma anche in tanti commemorativi, fra cui naturalmente quelli prodotti per la festa dell’1 maggio. Come nel 1947, quando due esemplari proposero la folla manifestante sulla piazza Rossa.

Scritto in russo (l’introduzione è pure in inglese), il “Catalogue of postage stamps Russia, Rsfsr, Ussr 1857-1960” offre tutti questi francobolli -e naturalmente gli altri- a colori, in modo da facilitare la ricerca. Non mancano le segnalazioni delle varietà o di tirature successive (particolarmente numerose negli anni che portano alla Rivoluzione del 1917), mentre una tabella finale riassume le serie più articolate.

Il volume si sviluppa in 208 pagine e costa 40,00 euro.

A Milano rappresentava una vera e propria istituzione: a lui si deve il Rifugio amici Cuore Immacolato di Maria che -sotto la stazione Centrale- dà accoglienza, vitto ed alloggio a circa 130 persone. Era il “camilliano dei barboni”, Ettore Boschini -per tutti fratel Ettore- scomparso settantaseienne il 20 agosto scorso.

Domani arriva l’omaggio marcofilo, richiesto dal Circolo filatelico sevesino. “Lo abbiamo voluto ricordare –spiega a «Vaccari news» il presidente del sodalizio, Angelo Besana- a quasi un anno dalla morte, durante la nostra mostra dedicata al tema religioso in generale ed ai pontefici in particolare”. L’annullo propone un’altra delle strutture aperte dall’energico uomo; è “Casa Betania”, che si trova proprio a Seveso.

Il percorso collezionistico sarà visitabile dall’1 al 2 maggio, negli orari 8-12 e 14.30-17.30, presso la scuola media “Piergiorgio Frassati”, che si trova nella cittadina lombarda in via San Carlo 4; l’ingresso è libero. L’obliterazione è disponibile domenica dalle 10 alle 16. L’impronta può essere richiesta anche per corrispondenza, scrivendo al servizio commerciale filatelia di Poste italiane, via Guido da Velate 11, 20162 Milano (telefono 02.64.111.271).

Ancora affrancata con un 80 centesimi ed un 3 lire di Sardegna, benché l’Italia -era il 4 dicembre 1861- non fosse più una semplice espressione geografica.

Ma è proprio questo il suo principale pregio: alla recente asta di antiquariato promossa da Nice enchères, il plico è passato di mano a 70.200 euro, diritti compresi. Tutto ciò nonostante il “difetto”, un eccesso di affrancatura per 20 centesimi: pesando 85 grammi, la tassa di nove porti richiedeva 3,60 lire.

Il plico, partito da Genova e diretto a Nizza, è stato scoperto recentemente negli archivi di un’antica famiglia della città francese.

Anche Vaccari srl presente a “Pacific explorer 2005”, l’esposizione mondiale che resterà aperta a Sydney dal 21 al 24 aprile.

Numerose le categorie allestite, fra cui filatelia tradizionale, storia postale, tematica, interi, aerofilatelia, maximum e naturalmente letteratura.

“La nostra azienda –conferma la responsabile editoriale, Valeria Vaccari- sarà in gara con «Catalogo Vaccari Antichi stati 2004-2005», «Vaccari magazine», «Dictionary of English and Italian Philatelic Terms», «Modena 1852-2002 catalogo mostra», «Poste estensi» nonché «Lire, soldi, crazie, grana e bajocchi»”.

Quest’ultimo ha ora un’integrazione, in modo da renderne più agevole la lettura da parte del pubblico straniero. Si tratta di un’agile guida di 62 pagine, dal costo di 5,00 euro, che traduce in inglese il testo descrittivo di Mario Mentaschi. “Nello studio base –prosegue la responsabile- già l’introduzione generale e la presentazione di ogni parte sono bilingui; con questo ulteriore prodotto diamo un supporto in più, senza tuttavia gravare sull’appassionato italiano”.

Gli Antichi stati italiani piacciono sempre, anche all’estero. Da qui la scelta di tradurre in inglese tutte i testi del volume “Lire, soldi, crazie, grana e bajocchi”, scritto da Mario Mentaschi e prodotto da Vaccari srl.

“Una scelta –conferma la responsabile editoriale dell’azienda, Valeria Vaccari- praticamente obbligata, viste le richieste che ci sono giunte. La versione originaria del volume offre già l’introduzione generale e la presentazione di ogni parte bilingui ma, in accordo con l’autore, abbiamo voluto andare oltre, proponendo un fascicolo che traduce i testi rimanenti. Così, anche chi non conosce la nostra lingua potrà comprendere più agevolmente le immagini ed avvicinarsi a questo affascinante settore”.

La guida si compone di 62 pagine ed è disponibile a 5,00 euro.