Se la mail non viene visualizzata correttamente cliccare qui
quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
home archivio presentazione segnala ad un amico


Quando a scrivere erano i marinai
11 Apr 2008 00:30 - DALL'ESTERO
La lettera protagonista del «giro» 2008
Il francobollo di Aland per PostEurop
Il francobollo di Aland per PostEurop

Non solo lettere d’amore (com’è l’interpretazione data da Jersey e Liechtenstein) o riguardanti il pontefice (è il caso vaticano).

Anche i naviganti scrivono. Anzi, per tanto tempo lo scritto -magari filtrato da persone alfabetizzate- è stato l’unico strumento per mantenere legami, contatti e commerci tra chi si trovava lontano e i propri luoghi di origine.

Lo sanno bene ad Aland, l’arcipelago che, fino a tempi recenti, ha fatto della navigazione e dell’emigrazione l’alternativa alla sopravvivenza stentata. Per questo, il locale francobollo PostEurop propone una donna che, dalla riva del mare, guarda una nave. Scomparso dall’orizzonte il bastimento, il rapporto resterà soltanto epistolare, come viene sottolineato dalla lettera che Ida scrisse al suo Albin nel 1896, parte della quale è visibile sulla vignetta.

L’emissione, dal valore di 1,00 euro, è annunciata per il 9 maggio.

Le serie PostEurop 2008 già segnalate da «Vaccari news»
Il tema dell’emigrazione in una recente mostra
           


Il 28 aprile la prossima uscita
10 Apr 2008 12:20 - SMOM
L’Ordine rientra nel programma standard. Tre le serie annunciate
Il francobollo con lo stemma del nuovo gran maestro
Il francobollo con lo stemma del nuovo gran maestro

Torna alla normalità il calendario dello Smom, bloccato dopo la scomparsa di fra Andrew Bertie, l’elezione del successore avvenuta l’11 marzo, il suo insediamento.

Ed è appunto dedicato al nuovo gran maestro, fra Matthew Festing, il taglio di apertura. Come nel 1988 all’epoca del precedente passaggio di testimone, la transizione è sottolineata da un francobollo. Vale 2,20 euro e propone lo stemma coronato del 79° rappresentante dell’Ordine. Confezionato in fogli da sedici pezzi uguali, l’omaggio è prodotto in 18mila copie ed uscirà il 28 aprile.

Per lo stesso giorno sono annunciate altre due emissioni: la prima riguarda il secolo e mezzo dalle apparizioni a Lourdes della Madonna (la serie si compone di due esemplari, da 1,50 e 2,20 euro); la seconda sottolinea il bimillenario della nascita dell’apostolo Paolo (un taglio da 1,40 ed un foglietto che ne comprende altri due di uguale valore e un terzo da 5,20 euro).

L’elezione di fra Matthew Festing
La prima emissione 2008, dedicata alla luogotenenza interinale
           


Berlino fa i conti con la storia, celebrando Oskar Schindler
10 Apr 2008 00:30 - DALL'ESTERO
Nel 2010 il centenario di un altro protagonista, l’italiano Giorgio Perlasca

Il film di Steven Spielberg, premiato quindici anni fa con sette Oscar, ha fatto conoscere al grande pubblico la storia vera di Oskar Schindler, l’industriale tedesco di stoviglie che, in affari con i nazisti, usa gli ebrei come forza-lavoro ma poi cambia atteggiamento, salvandone dalle camere a gas 1.100.

Ed oggi, a pochi giorni dalla visita della cancelliera Angela Merkel al Museo dell’Olocausto di Gerusalemme, da Berlino arriva il francobollo.

Vale 1,45 e celebra “il giusto fra le nazioni” Schindler, che il 28 aprile 2008 avrebbe compiuto cent’anni. Visto il tema delicato, nella sobria vignetta non figura l’immagine del commemorato, ma una frase del “Talmud”, resa famosa dalla pellicola: “Chiunque salva una vita, salva un mondo intero”.

L’iniziativa potrebbe ispirare l’Italia a ricordare il “suo” Oskar Schindler: il comasco Giorgio Perlasca. Spacciandosi per il console spagnolo, nella Budapest del 1944 salvò tanti altri sventurati. Il centenario dalla nascita verrà raggiunto il 31 gennaio 2010.

Il francobollo emesso oggi dalla Germania; cita la frase che, tradotta, suona: «Chiunque salva una vita, salva un mondo intero»
Il francobollo emesso oggi dalla Germania; cita la frase che, tradotta, suona: «Chiunque salva una vita, salva un mondo intero»
La versione in dvd del film (sito in inglese)
Il Museo dell'Olocausto a Gerusalemme (in inglese)
Giorgio Perlasca e la Fondazione a lui dedicata
Rassegna stampa (file pdf)
           


Nel 1996 il cinquantenario, ora il secolo
09 Apr 2008 16:26 - EMISSIONI ITALIA
Subito spiegato il «giallo» per l’omaggio al sindacato unitario dei giornalisti

Il 3 aprile 1996 il francobollo per il cinquantenario e il 23 aprile 2008 quello per il secolo? Raddoppia il tributo per la Federazione nazionale della stampa italiana ma, almeno apparentemente, i conti non tornano.

In realtà, l’incoerenza è subito chiarita: con il 750 lire allegorico (propone colonne stampate, la penna d’oca, il satellite e un movimento grafico per evidenziare il flusso informativo) uscito dodici anni fa, è stata ricordata la rifondazione della Fnsi: risorta il 26 luglio 1943, tornata in attività il 7 giugno 1944 e riunitasi in congresso il 6 ottobre 1946 a Palermo. Attraverso il 60 centesimi prossimo all’uscita, invece, si celebra l’effettiva nascita del sindacato unitario, creato nel febbraio 1908.

Il legame fra i due episodi è suggellato nella vignetta rivelata oggi: propone il primo bollettino realizzato nel 1946 dalla “nuova” Federazione, che annuncia il Convegno nazionale dei giornalisti italiani, poi svoltosi nella città siciliana. Il testo è associato ad un gabbiano stilizzato, a richiamare la libertà.

Organizzata come libero sodalizio che unisce le associazioni regionali dei giornalisti, la Federazione “agisce -precisano dalla sede- nell’ambito dell’articolo 39 della Costituzione italiana, che prevede l’assoluta libertà dell’organizzazione sindacale”. Fra i suoi scopi principali figurano la difesa della libertà di stampa, la pluralità degli organi di informazione, la tutela dei diritti nonché degli interessi morali e materiali della categoria.

L’attività prevalente riguarda la stipula dei contratti collettivi di lavoro (il più importante dei quali, sottoscritto con la Federazione italiana editori giornali, è scaduto da 1.137 giorni), assicurando agli operatori l’assistenza sindacale, anche lavorando con le associazioni regionali di stampa e le strutture sindacali aziendali, ossia comitati e fiduciari di redazione.

Unico sindacato esistente, è “autonomo rispetto a ogni altra forza od organizzazione politica, sindacale ed economica”. Nel Consiglio nazionale sono presenti, a titolo consultivo, giornalisti designati dalle confederazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Cisnal), “in virtù di un patto di alleanza stipulato nel 1948, con il quale le altre organizzazioni sindacali hanno riconosciuto alla Fnsi la rappresentanza esclusiva degli interessi della categoria”.

L’annullo che saluterà il francobollo verrà impiegato all’ufficio di Roma Vr, che si trova in piazza San Silvestro 19.

I due francobolli per la Federazione nazionale della stampa italiana: quello del 1996 (a sinistra) e quello nuovo
I due francobolli per la Federazione nazionale della stampa italiana: quello del 1996 (a sinistra) e quello nuovo
Il sito ufficiale
           




Da quindici anni al potere. È Kim Jong Il
09 Apr 2008 13:51 - DALL'ESTERO
Intanto, il Paese è ridotto alla fame
Il francobollo emesso oggi
Il francobollo emesso oggi

Il padre morì nel 1994, ma il riconoscimento formale quale successore designato sarebbe giunto in anticipo, anche per avvantaggiarsi sugli altri contendenti al potere.

Ora Kim Jong Il, l’attuale dittatore della Corea del Nord, compie i quindici anni alla presidenza della Commissione di difesa nazionale, secondo la Cia la più alta carica amministrativa locale. “La sua elezione -commentano da Pyongyang- fu un evento di significato storico nella battaglia del popolo coreano per ricevere in eredità e compiere la causa rivoluzionaria”. Kim Jong Il “è il supremo leader del Partito, dello Stato, dell’Esercito e il simbolo di tutta la vittoria e la gloria del popolo coreano”.

Il giro di boa è sottolineato oggi con un francobollo dal costo di 12 won e da un foglietto che ne vale 120.

Nel frattempo, il Paese vive una lunga stagione drammatica. Secondo quanto le organizzazioni internazionali e gli osservatori diffondono periodicamente, alle ristrettezze politiche e nei diritti civili si aggiungono pesanti penurie alimentari. Negli ultimi giorni il regime sarebbe tornato a chiedere un supporto d’urgenza a Pechino.

Completa la serie il foglietto
Completa la serie il foglietto
           


Roma capitale, questa la seconda tappa
09 Apr 2008 12:07 - EMISSIONI ITALIA
Il progetto, da cui è nata un’iniziativa benefica, si completerà solo nel 2011

Secondo appuntamento del percorso che, in cinque anni , porterà a valorizzare l’Urbe come città capitale. Dopo il richiamo al Foro romano, giunto nel 2007, tocca ora ad un’altra area della vita pubblica antica, i Fori imperiali.

Anche questo francobollo riprende un acquerello inquadrato dai colori della bandiera italiana, costa 60 centesimi ed uscirà il giorno del “Natale di Roma”, ossia il 21 aprile.

L’annullo commemorativo sarà disponibile allo spazio filatelia cittadino.

Alla carta valore è collegata l’iniziativa “Una cartolina per Roma”, ideata dal Comune e sostenuta dalla divisione filatelia di Poste italiane. Prevede la realizzazione di alcuni oggetti (come la cartolina, la tessera, la busta e il folder) destinati a raccogliere fondi per valorizzare, attraverso il restauro e la promozione, i beni culturali.

Il nuovo francobollo; anche questo, uscirà il 21 aprile
Il nuovo francobollo; anche questo, uscirà il 21 aprile
Le iniziative svolte l'anno scorso…
…e i dettagli sul relativo francobollo
           




La parola al grafologo
09 Apr 2008 00:45 - LIBRI E CATALOGHI
Quello che i mittenti non dicono (perlomeno, in modo esplicito)

Le buste, le lettere, il messaggio contenuto. E perché no il modo con cui il testo è stato scritto? La grafologia, insomma, può essere un ulteriore elemento di supporto, specie in un mondo ormai dominato dai funzionali, ma algidi, computer?

Una risposta la dà, attraverso il libro “Caro amico, caro nemico - Lettere dal Festival viste dal grafologo”, l’Associazione italo-francese di grafologia, un sodalizio nato come gruppo corrispondente della Société française de graphologie, con sedi a Roma, Milano, Napoli e Palermo.

Curato da Simonetta Sergiacomi e Paola Urbani, in 96 pagine (12,00 euro, Psp edizioni) analizza numerose missive, pescando le più significative fra quelle che hanno partecipato al “Festival delle lettere”.

“Queste lettere -si legge nell’introduzione- non sono letteratura: sono vive. Ci raggiungono, ci penetrano nel profondo. Non soltanto perché sono delle lettere belle, sincere. Anche perché sono scritte a mano: la grafia ne è parte essenziale”. “Siamo convinti... che la grafia aggiunga un livello ulteriore, persino più intimo alla lettura del testo”.

Il grafologo, in fondo, “non fa che esplicitare, spiegare e dare un contenuto razionale a quel che ognuno di noi prova quando legge una lettera manoscritta e si immerge nella tonalità emotiva della scrittura”.

Le missive selezionate sono suddivise per capitoli: “Quando scrive l’adolescente”, “Le scritture del sentimento”, “La scrittura si interroga”, “Scrivere per diventare forti”, “Quando si scrive per condividere”, “La scrittura come sfida” e “La scrittura riflette”. I capitoli sono preceduti da altrettanti presentazioni.

Ogni missiva considerata è riprodotta nella versione manoscritta, ma solo in parte. Per leggerla tutta, bisogna ricorrere alla pagina successiva, dov’è presente il testo completo. A caratteri di stampa.

Il libro realizzato dall'Agif
Il libro realizzato dall'Agif
L'Associazione italo-francese di grafologia
Il «Festival delle lettere»
           


L’Ungheria comincia con i rom
08 Apr 2008 17:42 - DALL'ESTERO
Al via un nuovo percorso, dedicato alle minoranze etniche
La carta valore, dal costo di 260 fiorini, è stata emessa oggi
La carta valore, dal costo di 260 fiorini, è stata emessa oggi

Una serie delicata, quanto coraggiosa, avviata oggi da Budapest. Anche nel Paese centroeuropeo il problema etnico è stato, ed è, fonte di difficoltà, se non addirittura di tensioni gravi.

In base alle statistiche degli ultimi tempi, la composizione demografica vede il ceppo ungherese al 90% del totale, i rom al 4%, i tedeschi al 3% e i serbi al 2%. Non è un caso, quindi, che il nuovo progetto postale, teso in particolare a valorizzare le tradizioni e l’espressione artistica, inizi con i rom.

Il francobollo vale 260 fiorini e punta alla musica e alla danza, da sempre tra gli elementi caratterizzanti queste popolazioni, presenti in Ungheria ma anche nei Balcani, in Spagna e nel Nord Africa.

           




Il francobollo in lamina d’oro: uscirà probabilmente il 10 ottobre
08 Apr 2008 14:11 - EMISSIONI ITALIA
È uno dei due tagli per «Italia 2009», ora portato da 1,00 a 2,80 euro
La «Bocca della verità»: potrebbe essere il soggetto del taglio da 2,80 euro promozionale di «Italia 2009»
La «Bocca della verità»: potrebbe essere il soggetto del taglio da 2,80 euro promozionale di «Italia 2009»

Dall’Italia i soliti aggiustamenti di calendario, fra date rimaste finora vaghe e qualche spostamento.

Forse, però, l’elemento più significativo è il cambio di nominale per uno dei due francobolli annunciati il 10 ottobre e destinati a promuovere il “Festival internazionale della filatelia”, deciso per l’anno prossimo a Roma.

Il taglio da 1,00 è lievitato a 2,80 euro: sarà probabilmente questo l’esemplare stampato su lamina d’oro, annunciato dal direttore della divisione filatelia, Maria Giannini, il 7 marzo. Intanto, trapela qualche indiscrezione sull’immagine. “Potrebbe rappresentare -anticipa «Cronaca filatelica»- la Bocca della verità, l’antico mascherone raffigurante una divinità fluviale, che in età classica svolse la funzione di chiusino della cloaca Massima”.

Le emissioni che ora hanno trovato una data sono la “Ducati” (fissata al 31 maggio) nonché la “Scuole e università” (8 settembre); quelle che hanno cambiato il giorno di uscita riguardano Tommaso Landolfi (anticipata dal 9 agosto al 19 luglio) e il campanile di Treviglio (spostata dall’1 settembre al 30 agosto).

Il francobollo in lamina d'oro: un mese fa l'annuncio
Il sito di «Italia 2009»
           


Le versioni sono due, ma solo una è da macchinetta
08 Apr 2008 12:07 - VATICANO
I precedenti in Norvegia e Paesi Bassi
Piccolo... mistero collezionistico all’ombra del colonnato del Bernini
Piccolo... mistero collezionistico all’ombra del colonnato del Bernini

Flavio Rota, uno dei più attenti esperti italiani di francobolli automatici e autore di un catalogo mondiale sull’argomento, non ha dubbi. L’ultima Frama del Vaticano, quella con la Basilica e il colonnato del Bernini uscita il 6 marzo, esiste in due versioni differenti, ma solo una è da considerare un vero automatico. L’altra, venduta attraverso l’Ufficio filatelico e numismatico, è un semplice francobollo.

“Il fondo cartaceo -precisa a «Vaccari news»- sembra identico, almeno per gli esemplari che ho già potuto esaminare. Ciò che fa la differenza è la stampa del nominale: nella versione distribuita ai collezionisti, il facciale è solo di 85 centesimi e si presenta nitido e pulito; infatti, è stato impresso in serie, in stamperia”. In base a quanto risulta a “Vaccari news”, il valore è stato applicato dalla stessa azienda che ha prodotto il resto dell’impronta, ossia l’olandese Joh. Enschedé.

“Se invece -prosegue Flavio Rota- si ricorre ad una delle due macchinette di San Pietro, il costo varia da 45 centesimi a 5,00 euro e la qualità è decisamente diversa. Oggi il testo che indica l’importo appare meno netto, a causa dei nastri inchiostrati che andrebbero sostituiti con più frequenza, visto l’uso intensivo delle apparecchiature. A cambiare sono le cifre, che si presentano più grandi, esattamente come per le quattro emissioni automatiche precedenti. Ne terrò conto per il mio catalogo, che naturalmente considererà soltanto la seconda versione. Un caso analogo accadde in Norvegia nel 1999; allora, le poste furono più accorte e le differenze risultarono minime”.

“L’emissione -prosegue- si caratterizza anche per un altro dettaglio: i rotoli inseriti nelle macchinette, ma non gli esemplari in vendita all’Ufficio filatelico e numismatico, presentano al retro un numero di controllo ogni cinque esemplari. Per gli automatici Frama tale elemento non è usuale; ad esempio, è usato nei Paesi Bassi”.

A sinistra: come si presentano le due versioni dell’esemplare vaticano: in alto quella venduta ai collezionisti, sotto quella distribuita attraverso le macchinette Frama. A destra: il caso norvegese del 1999
A sinistra: come si presentano le due versioni dell’esemplare vaticano: in alto quella venduta ai collezionisti, sotto quella distribuita attraverso le macchinette Frama. A destra: il caso norvegese del 1999
I dettagli sull’emissione vaticana
Il catalogo di Flavio Rota
           




Concetto Marchesi torna a Padova
08 Apr 2008 09:34 - SAN MARINO
Domani una cerimonia promuoverà il francobollo uscito oggi

Oggi il taglio sammarinese da 1,00 euro; domani la presentazione, ma all’Università di Padova. Non poteva essere altrimenti, visto che il commemorato, Concetto Marchesi, è stato protagonista dell’ateneo. Ed è nella città patavina che, a partire dal 2006, sono nate le più importanti iniziative affinché la stessa Italia dedicasse una carta valore, poi uscita l’1 ottobre scorso, al “maestro di libertà e signore del latino”.

“Sono trascorsi 65 anni” -ricordano ora dall’Università- da quando, il 9 novembre 1943, l’allora rettore, all’apertura dell’anno accademico, “lanciava agli studenti dell’ateneo e a tutti i giovani italiani un appello a insorgere contro il fascismo e una generazione di uomini che «ha distrutto la vostra giovinezza e la vostra Patria». A cinquant’anni dalla morte, Marchesi rappresenta ancora oggi uno dei più alti esempi di impegno civile e di lotta per la libertà del nostro Paese”.

Il francobollo, disegnato da Irio Ottavio Fantini, rappresenta il duplice impegno dello studioso nel mondo delle lettere, in modo particolare nel latino, e nell’impegno civile per la libertà.

Verrà presentato domani alle 15.30 a palazzo del Bo. Dall’antica Repubblica arriveranno il segretario di stato per gli Affari esteri, Fiorenzo Stolfi, il collega a Finanze e bilancio, Stefano Macina, e il direttore dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, Ottaviano Rossi. Verranno accolti dal rettore Vincenzo Milanesi e dal sindaco Flavio Zanonato. Nella stessa circostanza, gli allievi del Liceo sammarinese e dell’Istituto “Concetto Marchesi” di Padova riprenderanno l’appello lanciato dal latinista nel 1943. La cerimonia sarà sottolineata da un annullo.

La locandina dell’evento
La locandina dell’evento
I dettagli dell’emissione che oggi debutta sul monte Titano
L’Università degli studi di Padova
           


Da Brescia a New York
08 Apr 2008 00:30 - APPUNTAMENTI
In mostra i «francobolli» celebrativi di Guglielmo Achille Cavellini
Piero Cavellini, il figlio dell'artista scomparso diciotto anni fa. Alle spalle, un lavoro del padre
Piero Cavellini, il figlio dell'artista scomparso diciotto anni fa. Alle spalle, un lavoro del padre

Non solo il percorso alla “Fabbrica Eos” di Milano, che chiuderà il 12 aprile. I lavori di uno fra i più noti e fantasiosi artisti italiani di mail art sbarcano a New York: saranno visibili fino al 3 maggio, presso la Florence Lynch gallery.

È l’allestimento “Guglielmo Achille Cavellini - Works 1960-1990”, che offre pitture, fotografie, performance video ed assemblaggi. Cavellini -precisano da oltre l’oceano i promotori- “divenne una figura mitica per una generazione di artisti underground; fu considerato come il liberatore che ruppe le catene di un sistema chiuso, capace, spesso, di escludere gli artisti”.

L’allestimento comprende, naturalmente, i “francobolli”, soggetto che ricorre sovente nel suo operare, concentrato sull’idea della celebrazione. “Considerava i francobolli come una concreta rappresentazione di questa idea e li usava”.

Ma perché New York? “C’è bisogno -spiega a «Vaccari news» il figlio dell’artista, Piero, che oggi guida l’Archivio fondazione- di diffondere il lavoro in un centro nevralgico”, com’è appunto la megalopoli statunitense. “Anche perché mio padre ha compiuto anticipazioni molto forti”, che non hanno perso di modernità.

Guglielmo Achille Cavellini era nato a Brescia nel 1914 ed è scomparso nella stessa città a settantasei anni. “Era molto concentrato nel suo lavoro”, conclude il figlio. “L’ho sempre visto impegnato e l’ho rispettato. Forse, allora non ero così presente. Dagli anni Novanta l’ho scoperto dal punto di vista artistico ed oggi lo sostengo, non per un dovere ma con grandissimo piacere”.

Alcuni dei «francobolli» ora esposti negli Stati Uniti
Alcuni dei «francobolli» ora esposti negli Stati Uniti
I dettagli della mostra a New York (sito in inglese)
L'allestimento a Milano
L'Archivio fondazione Cavellini
           




Consegne inesitate, si provano le alternative
07 Apr 2008 15:44 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gli esiti di un progetto che ha coinvolto Padova e Verona
Anche Padova (qui la sede di corso Garibaldi 25) coinvolta nel progetto inesitate
Anche Padova (qui la sede di corso Garibaldi 25) coinvolta nel progetto inesitate

L’“ultimo miglio”, cioè la consegna fisica delle corrispondenze a domicilio, resta tra gli elementi più delicati del servizio. Specie la gestione delle inesitate, cioè delle missive -in particolare quelle registrate- che non è stato possibile consegnare. Anche perché il portalettere, al suo passaggio, trova sovente case vuote: il destinatario è al lavoro, e magari sono assenti le figure alternative, come i parenti anziani o il portinaio.

Sul problema, Poste italiane ha compiuto un esperimento, articolato in due opzioni. Nella prima, il portalettere, dopo aver verificato l’assenza dell’interessato, lasciava un avviso nel quale si informava che sarebbe stato effettuato un secondo tentativo nello stesso pomeriggio, tra le ore 17 e le 20. Nella seconda modalità, invece, l’operatore doveva individuare prima i destinatari ai quali avrebbe potuto consegnare sicuramente posta a firma (negozi, uffici, enti, condomini con portiere...), separandoli dai restanti. A questi ultimi la consegna sarebbe stata effettuata solo nel tardo pomeriggio.

Il progetto sperimentale ha interessato per due mesi i centri primari di distribuzione di Padova Antenore (24 zone) e Verona Viviani (29), ed ora sono arrivati i risultati.

Con la prima opzione -precisano da Poste italiane- a Padova si è potuto verificare che su 7.470 raccomandate e assicurate in totale avviate alla consegna nei giorni della sperimentazione, 1.898 (ossia il 25%) sono risultate inesitate. Di queste, 842 sono state riportate a domicilio nel pomeriggio. La quota di non consegnate si è dunque ridotta dal 25% all’11%. Risultati simili sono stati ottenuti a Verona: su 2.989 oggetti a firma, i non assegnati sono scesi dal 19% al 3%, valore equivalente ad un centinaio di plichi.

Numeri incoraggianti pure con la seconda modalità. A Padova, la quota di missive non consegnate è stata del 9,8%; a Verona del 6,1%.

Dati alla mano, il progetto “è molto promettente sia per i residenti delle grandi aree urbane (dove il fenomeno inesitate è più evidente) che per Poste italiane”, la quale punta ad offrire un servizio migliore ed a rendere più efficiente il lavoro dei portalettere e degli uffici postali.

Adesso la sperimentazione è oggetto di analisi, per verificare una sua applicazione definitiva in aree e con modalità non ancora definite.

I plichi registrati e non consegnati comportano un disservizio per gli utenti, ma al tempo stesso rappresentano un aggravio di lavoro per Poste (nella foto, la lavorazione delle corrispondenze non consegnate); da qui il tentativo di trovare formule diverse per il recapito
I plichi registrati e non consegnati comportano un disservizio per gli utenti, ma al tempo stesso rappresentano un aggravio di lavoro per Poste (nella foto, la lavorazione delle corrispondenze non consegnate); da qui il tentativo di trovare formule diverse per il recapito
           


Monaco ricorda l’autore del «Dottor Zivago»
07 Apr 2008 00:15 - DALL'ESTERO
Per il mezzo secolo del Nobel a Boris Leonidovic Pasternak

Mosca, lui vivente, lo ha boicottato. Quando, mezzo secolo fa, ricevette il Nobel per la letteratura, gli impedì addirittura di ritirarlo. A livello postale lo ha ricordato a pochi mesi dal tracollo che avrebbe portato alla scomparsa della stessa Unione Sovietica: il 10 febbraio 1990 con una cartolina postale da 4 copechi e il 22 ottobre successivo con un francobollo da 15.

Boris Leonidovic Pasternak, che nel frattempo ha ricevuto altri omaggi dentellati (come quello svedese, un 3,80 corone uscito il 27 novembre 1990), è protagonista di un nuovo 2,18 euro. Fa parte dell’infornata decisa da Monaco per domani. Fra gli altri dentelli annunciati figura l’1,33 euro per lo scrittore Henri Beyle, più noto come Stendhal.

Pasternak (1890-1960), figlio di artisti, era dotato di talento musicale; scelse però di studiare filosofia. Compose poesie avvicinandosi al movimento futurista, ma deve la sua notorietà ai romanzi e, in particolare, al “Dottor Zivago”, nel quale mise molto di se stesso. È la storia del medico-poeta, rappresentante dell’intellighenzia prerivoluzionaria, che non si vuole schierare da una parte o dall’altra. Per questo venne organizzata una dura campagna nei suoi confronti. In Italia, il libro giunse nel 1957.

Il 5 copechi sovietico, emesso pochi mesi prima del collasso sovietico, e il nuovo francobollo, annunciato per domani da Monaco
Il 5 copechi sovietico, emesso pochi mesi prima del collasso sovietico, e il nuovo francobollo, annunciato per domani da Monaco
           




Morto «Ben Hur»
06 Apr 2008 15:09 - DALL'ESTERO
Da tempo malato, ha interpretato oltre cento film, fra cui «Pony express»

Sarà, ragionevolmente, uno dei protagonisti per un futuro francobollo Usa, anche se qualche omaggio dentellato lo ha già ricevuto. Senza contare le affrancature meccaniche, che, soprattutto mezzo secolo fa, venivano largamente utilizzate quali trailer postali. È morto ieri, ad 84 anni, l’attore statunitense Charlton Heston. Era da tempo malato.

All’anagrafe John Charlton Carter, ha recitato in più di cento film, fra cui “Pony express”, del 1953, in cui un ex sergente di cavalleria, aiutato da Buffalo Bill (Heston), inaugura un servizio di staffette a cavallo tra la California e il Mississippi.

Il successo arriva, però, nel 1956, con “I dieci comandamenti”. Un lavoro che fece epoca: non a caso, il Mali lo ha citato, il 23 maggio 1994, nella prima serie che commemora il secolo del cinema. La pellicola e l’attore sono infatti protagonisti del 1.500 franchi fogliettato. Altri due successi, “Il pianeta delle scimmie” e “Ben Hur” (gli fruttò l’Oscar come miglior attore protagonista), figurano in altrettanti blocchi prodotti il 21 luglio 1995 dalla Repubblica Centrafricana, al costo di 1.500 e 2.000 franchi.

Tra le altre storie in cui ha prestato il suo fisico figurano “L’infernale Quinlan”, “El Cid”, “Il tormento e l’estasi”, “Terremoto”. Fu anche regista, dirigendo, ad esempio, “All’ombra delle piramidi” e “Mother lode”.

Il foglietto del Mali, dedicato a Charlton Heston e alla pellicola «I dieci comandamenti»
Il foglietto del Mali, dedicato a Charlton Heston e alla pellicola «I dieci comandamenti»
           


La corsa allo spazio siderale, tra storia e buste
06 Apr 2008 01:15 - LIBRI E CATALOGHI
Nei precursori, citato Jules Verne
I primi cinquant’anni di epopea spaziale in 216 pagine
I primi cinquant’anni di epopea spaziale in 216 pagine

Dallo “Sputnik 1” alle ultime performance del “Discovery Sts-120”. È il lavoro di Amore Rufini: sottufficiale dell’Aeronautica in pensione, sin da ragazzo si è interessato agli avvenimenti spaziali e a quanto li circondava. A mezzo secolo dai primi progetti ha voluto proporre le sue conoscenze, riscoprendo l’avventura spaziale, “coadiuvata da una parziale documentazione filatelica”.

Intitolato “Astrofilatelia nella storia - Cinquant’anni di astronautica 1957-2007”, il libro conta 216 pagine e costa 18,00 euro.

Quasi tre quarti del volume sono dedicati a ripercorrere gli eventi, cominciando con il narratore francese Jules Verne e citando vari precursori, come Wernher von Braun, padre della missilistica tedesca. Poi, l’analisi, tra il cronologico ed il narrativo, dei progetti scientifici che si sono avvicendati: cominciando dal primo satellite sovietico e citando gli esperimenti, i successi e le tragedie che hanno scandito la corsa spaziale.

L’ultima parte è dedicata al materiale postale: buste, illustrate a colori, che sottolineano i passi principali e rappresentano un contributo alle pagine di ricostruzione storica.

La scheda con l’indice
Nel cinquantesimo, gli «Sputnik» in versione dentellata
           




A Pietro Lazzerini il «Pantani 2008»
05 Apr 2008 22:15 - APPUNTAMENTI
Tra i meriti, l’idea di creare l’Associazione per la storia postale toscana
L'annullo promozionale della manifestazione, impiegato oggi
L'annullo promozionale della manifestazione, impiegato oggi

Fra i fondatori ed ideatore dell’Associazione per lo studio della storia postale toscana, “ha apportato un contributo costante dalla fondazione alla conclusione del proprio mandato presidenziale ed anche successivamente, animando l’Associazione, operando e tenendo vivo l’interesse per essa, e portandola ad essere apprezzata a livello nazionale, grazie anche alle conoscenze e frequentazioni dell’ambiente filatelico italiano”. È Pietro Lazzerini, cui questa sera è stato attribuito il premio “Piero Pantani” per il 2008.

La decisione giunge dal consiglio direttivo dell’Aspot, composto dal presidente Roberto Monticini, dal segretario Vanni Alfani e dai consiglieri Leonardo Del Monaco, Giovanni Guerri ed Alessandro Papanti.

“Nella sua lunga esperienza nel settore -prosegue la motivazione del riconoscimento- ha potuto conciliare le tre anime della filatelia: quella collezionistica, quella commerciale, quella di ricercatore ed esperto. Ha coronato questa proficua sintesi riuscendo, cosa rara, ad avvicinare e far appassionare alla storia postale il figlio, che si è dedicato ad essa in modo professionale”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Toscana 2008”, in svolgimento al palazzo delle Esposizioni di Empoli (Firenze), fino a domani alle ore 14.

Tra gli studi sotto teca, uno riguarda gli annulli utilizzati nel “Periodo Dauchy” (marzo-maggio 1808). La collezione -precisano i promotori- “viene esposta per la prima volta in occasione del 200° anniversario della presa di possesso da parte dei napoleonici del Regno d’Etruria”, dove inviarono come governatore Luc Jacques Edouard Dauchy.

I dettagli di «Toscana 2008»
           


Cern, dalla grande fisica alle carte dei tribunali
05 Apr 2008 16:24 - DALL'ESTERO
Secondo l’accusa, il nuovo progetto potrebbe distruggere la Terra. Oggi, intanto, una cartolina presenta l’impianto

È collocato tra Svizzera e Francia, misura 27 chilometri di circonferenza e si chiama “Grande collisionatore di adroni”, ma gli esperti lo definiscono più brevemente Lhc.

È uno degli acceleratori costruiti dall’Organizzazione europea di fisica nucleare, cioè il Cern, per sviluppare la ricerca sulla materia, la forza che la tiene insieme e l’universo. È composto da 1.800 insiemi di magneti superconduttori raffreddati a -271°, valore molto prossimo allo zero assoluto. Sarà così possibile accelerare le particelle ad una velocità vicina a quella della luce, facendole entrare in collisione nel corso di quattro grandi esperimenti, in uno dei quali verranno scatenate fino a 600 milioni di collisioni al secondo.

Il sistema dovrebbe essere operativo nel corso del 2008, ed oggi al Svizzera lo ha salutato con una cartolina dal valore nominale di 1,30 franchi.

Sulla reale entrata in funzione pesa però un punto di domanda, un esposto firmato da due persone davanti ad un tribunale delle Hawaii. Secondo l’accusa -scrive dal “Corriere della sera” Giovanni Caprara- gli scienziati non hanno valutato a sufficienza le conseguenze del loro progetto ed il rischio è creare un buco nero che inghiottirà l’intero pianeta. Mentre la procedura legale compie il suo corso (un primo incontro con le parti è atteso per il 16 giugno), da Ginevra arrivano garanzie sull’impianto e sulla sua sicurezza. Costato 5 miliardi di euro, vede coinvolti anche seicento fisici italiani. Domani i visitatori potranno visitarlo grazie all’“open day”; la Posta elvetica sarà presente con ufficio distaccato e annullo.

La cartolina postale svizzera; è in vendita da oggi
La cartolina postale svizzera; è in vendita da oggi
L'«open day» di domani al Cern (in francese)
L'articolo di Giovanni Caprara
           




Abbandonata! La notizia da una lettera
05 Apr 2008 11:15 - APPUNTAMENTI
È uno dei quadri esposti, fino al 13 aprile, ad «Ottocento italiano». Tra gli altri dipinti, un... misterioso recapito postale sull’Appennino

In un’epoca in cui si litiga, e magari ci si lascia, con una e-mail o con un ancora meno impegnativo sms, si rimane colpiti dalla scena. La lei di turno giace prostrata su una sedia; ha in mano la lettera con la triste notizia e, dietro sul mobile, si vede il plico che la conteneva, appoggiato a fianco dell’immagine di lui. In terra, una rosa. Ancora più mesta è l’espressione dei due personaggi che, a lato, guardano e condividono la pena della fanciulla.

Pensare che l’olio su tela, intitolato “L’abbandonata”, ha appena un secolo e mezzo: l’autore, Vincenzo Cabianca (1827-1902), lo dipinse nel 1858, ed ora è una delle opere proposte dalla Società di belle arti al Museo di storia contemporanea di Milano, in via Sant’Andrea 6. Il percorso si intitola “Ottocento italiano - Maestri e protagonisti” ed è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19.30, fino al 13 aprile. L’ingresso è libero.

Un’altra tela è... più misteriosa. Dovuta a Stefano Bruzzi (1835-1911), è datata intorno al 1890 e si intitola “La posta sull’Appennino”. Il nome richiamerebbe carrozze, uniformi e postiglioni, ma l’immagine è decisamente più dimessa: una piccolissima carovana che trasporta un ragazzo ed il suo prezioso carico. “Dall’iconografia che conosciamo -spiega Paolo Vaccari- il contesto potrebbe essere databile al Settecento, non certo al 1890. È vero che, specie nelle regioni interne, i «postari» non avevano divise, e giravano così. Ma è difficile raggiungere conclusioni definitive; non si vede nemmeno la bisaccia tipica della posta, a meno che non fosse dentro al baule. È probabile, piuttosto, che l’autore abbia voluto dipingere di fantasia”.

L'esposizione, coordinata da Giuliano Matteucci, presenta una quarantina di dipinti provenienti da importanti raccolte private. Intende offrire uno spaccato di mezzo secolo d’arte italiana, da prima dell'Unità all’affacciarsi del nuovo secolo. Tra gli artisti citati figurano Giovanni Fattori, Gerolamo Induno, Silvestro Lega.

Due dei quadri presenti alla mostra: «L’abbandonata» (sopra) e «La posta sull’Appennino»
Due dei quadri presenti alla mostra: «L’abbandonata» (sopra) e «La posta sull’Appennino»
           


Saverio Imperato commissario sul... campo
05 Apr 2008 00:15 - APPUNTAMENTI
«Israel 2008» si svolgerà dal 14 al 21 maggio
«Israel 2008» si svolgerà dal 14 al 21 maggio

“Israel 2008”, il campionato mondiale in calendario a Tel Aviv dal 14 al 21 maggio, vedrà uno dei più noti collezionisti italiani nella doppia veste: da una parte di espositore, pronto a portare a casa ulteriori riconoscimenti di prestigio, dall’altra di commissario.

“Diciamo -precisa il diretto interessato, Saverio Imperato- che sarò un commissario sul campo. Non è la prima volta che svolgo questo ruolo, ma è la prima volta che viene riconosciuto in maniera formale”.

Saverio Imperato rappresenterà, agli occhi degli organizzatori, l’Italia, portando undici collezioni, di cui quattro sono... sue. Tutte, secondo il regolamento del concorso, debbono essere di filatelia tradizionale o, sperimentalmente, di storia postale, ed aver ottenuto almeno 90 punti in una mondiale. “Il commissario -prosegue- controlla la singola collezione, la accompagna alla dogana, ne verifica il montaggio corretto, partecipa ai seminari e agli altri incontri, presenzia allo smontaggio e alla consegna dei premi”. Una sorta di tutore, insomma.

Sono incombenze operative, “senza contrapposizione -precisa- con il mio ruolo di espositore”. Altro è il compito dei giurati; in questo caso, a difendere il Bel Paese saranno Wolfgang Hellrigl e Silvano Sorani.

La squadra tricolore sarà composta da Federico Borromeo d’Adda (presente con “Nevis” e “French mail in the West Indies”), Mario Carloni (“Dodecaneso”), Saverio Imperato (“Sardinia”; “Tuscany”; “Roman States”; “The Cavallini”), Giovanni Riggi di Numana (“The closure of the old letters”), Franco Rigo (“Venice and the water” e “Venice, history of the post”), Valerio Rossi (“Kingdom of Italy”). In classe letteratura parteciperanno Franco Rigo (“Venice, the contagion, the quarantine...” e “Venice from the sea”), Silvia Rigo (“The Augusta way”) e Giovanni Riggi di Numana (“The secrecy of correspondence”).

Saverio Imperato: quattro delle undici collezioni italiane attese a Tel Aviv sono sue
Saverio Imperato: quattro delle undici collezioni italiane attese a Tel Aviv sono sue
Il sito della manifestazione (in inglese)
           




A Verona con «Vinitaly», strizzando l’occhio alla Cina
04 Apr 2008 20:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il salone, promosso da un annullo, resterà aperto fino a lunedì
L'annullo in uso a Verona in questi giorni
L'annullo in uso a Verona in questi giorni

Il manuale veronese sarà disponibile fino al 7 aprile, quando “Vinitaly”, la manifestazione di riferimento dell’universo enologico nazionale ed internazionale, chiuderà i battenti.

L’attenzione è in particolare puntata su Pechino, e non solo in vista delle Olimpiadi. “Per il vino italiano -spiegano gli organizzatori- la Cina è un sogno che anno dopo anno si sta facendo realtà, grazie a una crescita lenta ma progressiva, in attesa di una deregulation che favorisca un mercato dalle potenzialità enormi”.

Oggi i consumatori abituali sono poco più di 10 milioni ma, secondo i dati presentati, si stima un potenziale di mercato attorno al 5-10% della popolazione: circa 100 milioni di consumatori che nel 2009 stapperanno 750 milioni di bottiglie e nel 2011 la cifra dovrebbe superare il tetto di un miliardo. Un processo di occidentalizzazione che gli analisti ritengono essere tanto ineluttabile quanto lento, a causa delle evidenti distanze culturali tra i due mondi, ma su cui l’Italia deve scommettere sin d’ora.

Per questo, la promozione è a tutto campo. Ed a saperlo sono gli stessi cinesi: grazie ai francobolli personalizzati, utilizzano persino il mezzo postale. A confermarlo è l’agenzia di stampa specializzata Enopress, che segnala un esempio firmato da ChangYu. Questo è uno dei gruppi vinicoli leader dello sterminato Paese; attivo dal 1882, ha sede nello Shandong. Oggi sta subendo un processo di privatizzazione che dovrà coinvolgere il personale interno, il pubblico e gli investitori stranieri.

Nel frattempo, per farsi conoscere meglio, è ricorso ai “fai da te”. I sedici esemplari da 80 fen sono dotati di altrettante bandelle che propongono uva, impianti, immagini storiche e memorabilia, con tanto di didascalie esplicative in lingua locale. Tutto, d’altra parte, può essere utile per farsi conoscere!

I personalizzati cinesi che promuovono il gruppo ChanhYu
I personalizzati cinesi che promuovono il gruppo ChanhYu
Il sito del salone
Lo storico gruppo cinese (in inglese)
Per saperne di più su Enopress
           


Anche Poste tiene... famiglia
04 Apr 2008 15:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Menzione speciale dalla Presidenza del Consiglio
L’iniziativa è dovuta al Dipartimento per le politiche della famiglia
L’iniziativa è dovuta al Dipartimento per le politiche della famiglia

C’è pure Poste italiane nell’elenco delle 17 imprese che hanno ottenuto, nell’ambito del premio “Amico della famiglia 2007”, la menzione speciale.

Ad organizzare l’iniziativa è stata la Presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento per le politiche della famiglia). Delle oltre 200 proposte presentate, 88 hanno ricevuto un riconoscimento, per attività che spaziano dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro al sostegno delle famiglie in difficoltà; dalla promozione dell’affido e dell’adozione alla riqualificazione di spazi e luoghi a misura di famiglia; dalle iniziative culturali al protagonismo delle famiglie.

“L’autorevole testimonianza -commentano al gruppo guidato da Massimo Sarmi- conferma l’apprezzamento delle istituzioni per il piano di politiche sociali che caratterizza Poste italiane nel panorama delle imprese e degli enti locali”.

Nello specifico, le iniziative riconosciute sono l’asilo nido aziendale (il primo è stato inaugurato nel dicembre scorso a Roma); l’incentivazione del part-time, ritenuto una “forma di conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro”; il piano di reinserimento dei dipendenti dopo un periodo di aspettativa, “segnale concreto di agevolazione del rientro in azienda”; la sperimentazione del telelavoro, “innovativo strumento di flessibilità che coniuga le esigenze organizzative con quelle personali”.

“È la prima volta -aggiungono dal Dipartimento- che in Italia si attribuisce un riconoscimento pubblico a quanti, imprese ed enti locali, si sono distinti nella qualità delle azioni in favore della famiglia”.

Il riconoscimento
           


Il Pakistan saluta Benazir Bhutto
04 Apr 2008 13:34 - DALL'ESTERO
Nell’ambito di una serie a ventinove anni dall’uccisione del padre

Ricordarla direttamente, forse, appariva poco opportuno, però l’escamotage è stato trovato. In base a quanto diffuso dal giornale “The news”, Islamabad ha emesso oggi una serie commemorativa per i ventinove anni dalla morte di Zulfikar Ali Bhutto. Il fondatore del Partito del popolo pakistano, fu destituito dal potere nel 1977 attraverso un colpo di stato e giustiziato due anni dopo con l’accusa di aver assassinato un avversario politico.

Nel foglietto appare accanto alla figlia Benazir, la prima donna a guidare un Paese musulmano, uccisa a sua volta nell’attento del 27 dicembre scorso. L’omaggio comprende un francobollo da 4 rupie.

Benazir figura anche in un altro esemplare, emesso dal Pakistan l’1 agosto 1995 per una conferenza internazionale.

Il foglietto pachistano (fonte: «The news»)
Il foglietto pachistano (fonte: «The news»)
L’uccisione di Benazir Bhutto e il primo francobollo
           



Se ricevete questa mail è perché vi siete iscritti a Vaccari news
Per ISCRIVERSI, CANCELLARSI o MODIFICARE l'indirizzo email basta collegarsi qui https://www.vaccarinews.it/_ISCRIVITIVNEWS
Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl - tutti i diritti riservati
registrazione Tribunale di Modena n. 1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
Tutto il contenuto di questa newsletter, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright.
In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati. Redazione: info@vaccari.it
VACCARI srl - Via M. Buonarroti, 46 - 41058 Vignola (MO) - Italy
Tel. (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06 - Fax (+39) 059.760157