Fermo restando che il ministro, o il suo delegato, mantiene “il margine di una propria discrezionalità”, nell’individuare le serie nonché nella scelta di temi e immagini, le “Linee guida - Emissione delle cartevalori postali”, al punto 4, fissano alcuni aspetti in materia di programma.
Per esempio, le emissioni non dovrebbero superare le quaranta all’anno, qui denunciando il solito problema: è più importante avere un numero limite di francobolli che non di titoli!
Ribadito il concetto di commemorare personaggi illustri, purché non in vita (però non viene indicato il tempo minimo che bisogna attendere dopo la morte). Subito violato un altro vincolo, quello di “non ripetere celebrazioni o commemorazioni già realizzate, in tempi recenti”: vedasi -è notizia di ieri- gli omaggi a san Pio e Giovannino Guareschi, di nuovo previsti per il 2018. Via libera ai bozzetti di particolari gruppi di individui (quali studenti e carcerati) nell’ambito di iniziative a scopo educativo e sociale; vanno bene anche quelli di personaggi noti o artisti, purché lo facciano gratis. E via libera a codici “Qr” o ad altri strumenti digitali. Confermata, davanti a titoli turistici, la necessità di ruotare tra le regioni, come confermata è la possibilità di congiunte con Paesi terzi.
Chiunque può proporre idee: vanno indirizzate al Mise entro il 31 maggio dell’anno precedente a quello del debutto. Entro luglio viene convocata la Consulta; eventuali, ulteriori proposte possono essere inoltrate con il 31 ottobre e, “laddove ritenute meritevoli, essere oggetto di una limitata integrazione”, da determinare indicativamente entro novembre. Rimane sempre la possibilità per l’autorità politica di procedere ad un supplemento, “anche in corso d’anno”.
Poste -lo prevedono i punti 5 e 6- suggerisce le date di uscita e le tirature, ma è poi il dicastero che sceglie; quindi (novità!) deve pubblicare l’elenco “in tutti gli uffici postali”.
Nero su bianco il compito dell’Ipzs in materia di bozzetti, finora rimasto vago. Per ogni titolo deve realizzare almeno tre studi, con “una rappresentazione grafica diversa e contenere immagini differenziate tra loro”. Prevista, però, la scappatoia, “qualora sussistano impedimenti dovuti a tempi di consegna particolarmente ristretti, a rigidità da parte di enti o istituzioni su temi e immagini”. I suggerimenti esterni devono transitare comunque dal Poligrafico ed essere gratuiti.
I costi di progettazione e di stampa sono internamente a carico della concessionaria. Il ministero conserva in pieno la proprietà delle cartevalori sino all’avvenuta vendita al pubblico da parte della stessa azienda, che ne percepisce i relativi introiti.