“La mia vita? Coincide in gran parte col mio lavoro artistico, cui ho dedicato quasi ogni giorno”. È in questo modo che Mauro Molinari si presenta ai lettori di “Vaccari news”. “Sono nato il 31 maggio 1942 a Roma e ho iniziato a disegnare fin da bambino, curioso di ogni aspetto del mondo artistico; certamente il gusto è stato influenzato anche dai miei genitori, amanti di cose belle e soprattutto di tessuti: infatti avevano una bottega sartoriale. L’apprendistato è passato attraverso prove pittoriche diverse: figurative e poi informali o concettuali”.
“Intorno ai trent’anni sono stato invitato alla «X Quadriennale di Roma»; dal 1974 al 1981 alle «Rassegne internazionali di disegno» della Fundació «Joan Miró» di Barcellona. Alla fine degli anni Ottanta sono riaffiorati i ricordi dei motivi tessili, ampliati dagli studi sulle produzioni antiche e trasfigurati nella pittura: con tali opere ho partecipato, dal 2000 al 2008, alle «Rassegne internazionali di miniartextil» a Como, curate da Luciano Caramel”.
Nel corso del tempo -prosegue- “ho creato grandi tele ma anche installazioni -la mostra itinerante «Stellæ errantes»- sculture e libri d’artista, presentati in numerosi musei e gallerie, in Italia e all’estero. Notevole il ciclo dei «Rencontres internationales» di Marsiglia dal 2000 al 2014, dedicato ai libri d’artista. Con il 2007 nella mia pittura è tornata la figurazione, sviluppata via via in modo sempre più personale e proposta nel 2010 al Museo «Carlo Bilotti» di Roma, per la presentazione di Lorenzo Canova; qui si trova un’installazione permanente. Nel 2017 ho realizzato un’antologica 1990/2006 al Museo diocesano di Velletri, che oggi espone in permanenza sei installazioni/scultura. Nel 2018 ho completato l’antologica 2007/2017 con la mostra alla Galleria «Tibaldi arte contemporanea» di Roma, introdotta da Carlo Fabrizio Carli”. Fra pochissimi giorni, il 15 settembre, parteciperà ad “Artisti per Nuvolari”, fino al 13 ottobre aperta alla Casa museo “Sartori” di Castel d’Ario (Mantova).
Non mancano le citazioni, nella “Storia dell’arte italiana del ‘900. Generazione anni Quaranta”, firmata da Giorgio Di Genova, e tra i fondatori storici della Fiber art in Italia in “Fiber art italiana”, a cura di Renata Pompas. Le sue opere e pubblicazioni sono in numerose istituzioni, musei e collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero (continua).
