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editor Fabio Bonacina

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Ad esprimerli, pensando al documento che entrerà in vigore nel 2020, sono state Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica con Assopostale

Il frangente è la predisposizione del nuovo contratto di programma tra ministero allo Sviluppo economico e Poste italiane, valido dal 2020 al 2024. Approfittando delle audizioni presso le commissioni competenti alla Camera e al Senato, la Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica con Assopostale hanno discusso alcune questioni. Come la notifica degli atti giudiziari e delle violazioni al Codice della strada: ancora bisogna avviare i corsi destinati agli addetti, senza i quali la prestazione non può essere offerta.

Quanto al documento ora allo studio, i relatori sostengono che sia necessario chiarire il perimetro del servizio universale (“già più ampio di quello previsto dai Paesi maggiormente liberalizzati”), ovvero di quelle attività che Poste italiane svolge esente da iva e con un contributo dello Stato, ora pari a 262,4 milioni di euro l’anno. Dal testo andrebbero escluse tutte le prestazioni firmate dall’azienda ma in concorrenza agli altri operatori. Tra esse, si chiede di eliminare i supporti rivolti alla clientela commerciale che prevedono invii in grandi quantità, “limitando così il servizio universale a beneficio delle sole persone fisiche”.

Problemi pure per le tariffe agevolate in favore dell’editoria, ora rimborsate dallo Stato a consuntivo, ma solo a Poste italiane. Una scelta che costringe gli operatori privati ad uscire da tale segmento di mercato.

La bozza -sempre secondo i relatori- dovrebbe essere alleggerita da tutti quegli impegni (come offrire prestazioni di logistica per centri urbani ed aree rurali, installare locker presso il domicilio dei destinatari, realizzare incubatori di start-up) che riguardano il piano di sviluppo societario, non il servizio universale.

Un ulteriore ostacolo è dato in fase di appalto: talvolta gli interlocutori impongono dei vincoli troppo alti, “cui può ottemperare soltanto Poste italiane” (fine).

Il codirettore di Confetra, Daniela Dringoli, e il segretario generale di Assopostale, Emanuel Bonanni
Il codirettore di Confetra, Daniela Dringoli, e il segretario generale di Assopostale, Emanuel Bonanni



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