Un soggetto, dovuto a Christoph Niemann, di facile intuizione, anche se non si conosce il tedesco. Il francobollo di Berlino, atteso per il 2 gennaio, invoca la libertà di stampa; sarà disponibile contro 95 centesimi.
Il diritto alla libertà di espressione e alla libertà di stampa -ricordano dagli sportelli postali- risultano essenziali per le società costituite democraticamente. Ciononostante, oggi la seconda è percepita come minacciata persino in alcune realtà occidentali.
In Germania ognuno ha diritto ad esprimere e diffondere liberamente le sue opinioni con parole, scritti e immagini e di informarsi da fonti accessibili a tutti; sono garantite la libertà di stampa e d'informazione, elementi sanciti dalla Costituzione, per l’esattezza nel primo paragrafo del quinto articolo. Ma anche qui “ci sono tendenze e sviluppi che mettono a repentaglio il diritto fondamentale”. Citando l’alto numero di attacchi e minacce contro i giornalisti, varie leggi che minano la protezione delle fonti, la crescente concentrazione dei media, la fusione degli editori di giornali, la chiusura degli uffici territoriali, cui si potrebbero aggiungere i vincoli imposti da certe pubblicità. Tutto questo ha portato a ridurre la diversità e, dunque, a diminuire il numero delle opinioni pubblicate (continua).