L’Italia, due giorni fa, aveva comunicato l’interruzione dei servizi postali verso venti Paesi sparsi qua e là nel mondo. Ma la lista che gira nei circuiti planetari è ben più ampia. Il motivo è il coronavirus e, di conseguenza, le difficoltà nell’impiegare i trasporti aerei. Ad esempio, dagli Stati Uniti l’operatore Usps ha sospeso le garanzie per le tempistiche nelle consegne degli invii veloci (il prodotto si chiama “Priority mail express international”) destinati in Cina Popolare, Francia, Hong Kong, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. Ben più radicale è il Giappone, la cui scelta considera sia la mancanza di collegamenti ma anche i problemi locali registrati in molti territori. Per questo Japan post ha deciso, da domani, di sospendere l’accettazione di articoli postali internazionali, principalmente marchiati Ems (express mail service) ma anche corrispondenze e pacchi che comunque richiedono il volo o il Sal (surface air lifted). Quanto già è stato accettato verrà bloccato e reso ai mittenti (continua).
Coronavirus/1 Mancano gli aerei, ma non solo
01 Apr 2020 12:56 - FROM ABROAD
Gli Stati Uniti non garantiscono le consegne degli invii veloci per alcuni Paesi. Ben di più è stato annunciato, operativo da domani, in Giappone