Con l’ultimo taglio a soggetto storico, sempre del 13 luglio, si arriva al 1945. Il francobollo della Slovenia, ancora un “B” da 69 eurocentesimi dovuto a Marko Prah, mostra le zone “A” e “B” attraverso le quali fu diviso il territorio dopo la Seconda guerra mondiale. È di quel periodo l’emissione destinata al Litorale sloveno e all’Istria, rammentata nel nuovo dentello. Venne affidata all’architetto Miroslav Oražem e si caratterizza per la parola sbagliata in italiano “Littorale”, scritta con due “T”. Arrivò agli sportelli il 15 agosto 1945 proponendo soggetti tipici: l’uva (nello 0,25 lire), l’asino locale (0,50), il castello di Duino (2,00), un aratro con i buoi (10,00). Tra il 13 ed il 24 dicembre se ne aggiunsero altri: la ricostruzione dei villaggi (1,00), l’olivo (1,50, ora citato nella vignetta), i pescherecci di fronte all’Arena di Pola (4,00), la casa natale dell’antifascista Vladimir Gortan (5,00), un banco di palamiti (20,00), il ponte di Salcano (30,00). Le stesse immagini vennero riprese successivamente con carta o colori modificati, nonché tramite sovrastampe (fine).
Slovenia/3 Tra “A” e “B”. Era il 1945
11 Lug 2020 12:09 - FROM ABROAD
Settantacinque anni fa, quindi subito dopo la Seconda guerra mondiale, le emissioni per il Litorale e l’Istria