Il convegno commerciale, con diverse aziende anche straniere e blasonate, e qualche amministrazione (dallo Stivale è giunto solo il Vaticano che propone oggettistica postale e non, come quella relativa alla Guardia svizzera). E, soprattutto, un’ampia esposizione ma, a differenza del solito, sempre con persone -numerose, nonostante sia giovedì- intente ad annotare, spiegare, sentire o solamente visionare. Attività che ben difficilmente si constatano in una manifestazione collezionistica, perlomeno in Italia.
Benvenuti all’Esposizione filatelica universale “Helvetia 2022”, allestita al padiglione Conza -un ambiente spartano ma funzionale- di via Campo Marzio a Lugano e in essere ancora fino al 22 maggio (orario: 10-17, tranne domenica che chiuderà alla 15; ingresso libero).
Accanto alle collezioni vi è anche l’area dedicata alla letteratura, questa un po’ troppo… spartana. Di certo registrerà critiche la scelta della Svizzera di sovrastampare il foglietto promozionale emesso il 5 maggio con delle pressoché invisibili scritte, una per ogni giorno di apertura e disponibili “unicamente in occasione dell’esposizione”, dicono dalla Posta.