La memoria condivisa, un tema sempre più spesso di attualità, come ad esempio hanno dimostrato i fatti di Ungheria degli ultimi giorni che, almeno in parte, nascono dal ricordo-confronto sul 1956.
C’è anche l’Italia fra i partecipanti all’incontro organizzato oggi e domani a Parigi, nella sede dell’Unesco. Intende esaminare come i diversi protagonisti dei conflitti svoltisi nel XX secolo ora trattano la memoria della guerra, considerano i reduci, trasmettono la testimonianza alle generazioni attuali e a quelle future. Proprio su questo tema oggi esce un francobollo da 54 cent.
La proposta dell’iniziativa è giunta dal ministro delegato agli ex combattenti, Hamlaoui Mekachera: “Tessendo -ha detto- i rapporti bilaterali sul tema della memoria di guerra con un numero crescente di Paesi, ci è venuta l’idea che avremmo potuto avviare degli scambi multilaterali”.
A proposito dei fatti avvenuti mezzo secolo fa, oltre alle produzioni di Islanda, Ungheria e Canada, occorre aggiungere un recente foglietto polacco che commemora le proteste registrate allora, soprattutto a Poznan, teatro di una rivolta operaia. Un secondo blocco cita invece le proteste del 1976, che hanno visto l’epicentro a Radom.