La sua figura campeggia nel monumento presente a Praga nella piazza della Città Vecchia. Come in alcuni francobolli, ad esempio nei tagli da 1,50, 3,00 e 5,00 corone del 5 luglio 1952 (emessi per i 550 anni trascorsi dalle prime predicazioni) e da 0,60 del 10 luglio 1965 (550 anni dalla morte), tutti firmati dalla Cecoslovacchia. Si aggiunge il 9,00 unità del 19 giugno 2002 (dedicato agli illustri di livello europeo) voluto dalla Repubblica Ceca. Oggi quest’ultima svilupperà la collezione con un ulteriore dentello, progettato a sei secoli dal martirio. Dal costo pari a 13,00 corone, porta la firma di Vladimír Suchánek e si ispira ad un’incisione su legno di origine antica.
Protagonista è il riformatore religioso boemo Jan Hus, vissuto tra il 1369 ed il 1415, quando -era il 6 luglio- finì sul rogo in ossequio alla condanna sottoscritta dal Concilio di Costanza. Professore universitario dal 1398 ed ordinato sacerdote due anni dopo, fu tra i primi a mettere in discussione le linee ecclesiastiche cattoliche (in particolare la caduta della morale), e questo prima ancora di Lutero, Calvino, Zwingli.
Ora è ritenuto fra i più eminenti personaggi ed il giorno dell’uccisione è considerato ricorrenza nazionale; il suo insegnamento è stato adottato dagli ussiti e più avanti ha ispirato altri movimenti protestanti.