Su settantasette partecipanti, alla fine ha vinto Hannes Glantschnig con l’opera “Prova di trazione”. La sua idea è emersa dal concorso che Österreichische post, in collaborazione con il quotidiano “Die presse”, ha rivolto ai designer al fine di interrogarsi sul futuro dell’Austria (come si svilupperà in termini economici, sociali e culturali nel corso dei prossimi decenni?). Futuro che, almeno stando alla vignetta, non sembra molto sereno: il nome del Paese appare rabberciato.
La data ultima per presentare idee era l’1 luglio scorso. Ragionando sul complesso delle partecipazioni, emerge -lo annotano da dietro gli sportelli- l’influenza di aspetti quali la crisi dei rifugiati o la vita politica. Alcuni autori, invece, hanno puntato su temi come la diversità, l’uguaglianza nei diritti, l’ecologia o l’esigenza di ampliare gli orizzonti. Altri hanno tentato di ritrarre la coesistenza di varie Nazioni attraverso l’uso di simboli.
L’ispirazione -ha ammesso il vincitore- è venuta dai titoli dei media dopo il primo turno alle votazioni presidenziali del maggio scorso: non a caso hanno parlato di “profonda spaccatura nel Paese”. “Anche se c’è una spaccatura profonda, dobbiamo fare tutto il possibile per sanare la situazione, in modo che l’unità della nostra terra possa sopravvivere”, ha aggiunto.
Il francobollo è in mano agli utenti da oggi; la prevendita invece risale al 3 gennaio. Da notare il gioco grafico sul nominale, dove le ultime lettere, la “C” e la “H”, compongono il valore 68.