In quattro mesi, circa duecento giri, pari a mille chilometri. Sono quelli registrati sperimentalmente in Svizzera dai robot della Starship technologies ed impiegati per il recapito dei pacchi nei comuni di Berna, Biberist, Köniz e Zuchwil. Un test che ha coinvolto pure quindici persone, incaricate di seguire le macchine e studiarne il comportamento (anche quello dei passanti, di certo incuriositi!). Si sono aggiunti all’addetto che, da remoto, doveva intervenire in caso di difficoltà. Le prove -ammettono dalla Posta- hanno registrato qualche problema, ad esempio nell’usura degli pneumatici o per la stabilità del collegamento ad internet. Al contempo sono state acquisite conoscenze importanti sugli aspetti che necessitano di modifiche per raggiungere un’operatività autonoma. I dati raccolti “verranno valutati nei prossimi mesi insieme al produttore”, per decidere un eventuale impiego futuro di questa tecnologia. Sapendo che un requisito fondamentale per il suo sviluppo è rappresentato dalle condizioni quadro normative e dei trasporti, attualmente mancanti. In considerazione del loro limitato raggio di azione, gli apparecchi sono adatti per oggetti che devono essere consegnati in modo flessibile, rapido e conveniente in un contesto locale, prestazione che -l’operatore sottolinea- attualmente non viene coperta dai dipendenti. Comunque, per concretizzare il supporto occorrerà attendere perlomeno tre anni.
Bilancio positivo per i robot
13 Gen 2017 17:13 - FROM ABROAD
In ogni caso -ammettono dalla Posta svizzera, che li ha sperimentati nell’ultima parte del 2016- per un loro effettivo impiego occorrerà attendere almeno tre anni