Tutta l’area in cui un tempo sventolava l’“Union Jack” e dove, per parecchi casi, ancora sventola oggi. Rappresenta il riferimento geografico inerente all’edizione 2019 del catalogo firmato dalla Stanley Gibbons.
Il titolo già indentifica con precisione l’interesse, ossia “Commonwealth & British empire stamps”, con un importante limite cronologico: si comincia dal “Penny black” (anzi, per il Regno Unito -che è compreso- l’avvio è con le buste parlamentari) ma, per tutti i capitoli affrontati, ci si ferma al 1970, dunque prima della riforma caratterizzata dall’introduzione del sistema metrico decimale. Insomma, è un volume pensato per chi si occupa del periodo classico e dove gli aggiornamenti non consistono nelle novità ma nella continua messa a punto redazionale (il focus corrente si è concentrato sull’impiego dei francobolli indiani a Aden ed altre revisioni hanno riguardato, in particolare, Australia, India, Kuwait, Mauritius, Nuova Zelanda, Tobago). Senza trascurare le valutazioni economiche, queste espresse in sterline ed oggetto di controllo onde allinearsi al mercato, dalle vendite all’ingrosso e al minuto sino alle aste.
Scritto in inglese, conta 758 pagine di formato “A4” con immagini a colori. In Italia è trattato a 125,00 euro.