Anche a Nexive, il maggiore operatore postale privato attivo in Italia, le lettere non bastano più per far quadrare i bilanci. Da qui la reiterata decisione di potenziare la propria rete pacchi (come non ricordare quando si chiamava Tnt e tale comparto rappresentava un elemento importante delle attività interne?). In sette dei venti punti dedicati ai soli servizi di posta -ecco la novità- sarà possibile spedire e ricevere colli di piccole e grandi dimensioni. “Si tratta -spiegano dalla sede- di un nuovo modello organizzativo”, creato per rispondere alle esigenze di un mercato che sta evolvendo rapidamente e che richiede disponibilità maggiori da parte degli addetti, ad esempio per gli orari di ritiro e consegna delle merci. “Se da un lato assistiamo a una contrazione del segmento mail grazie alla trasformazione digitale che riduce sempre più la quantità di carta in circolazione -posta inclusa- dall’altro, vediamo crescere in modo esponenziale l’e-commerce”, ricorda l’amministratore delegato, Luciano Traja. Si parte dal Nord Italia: Bologna, Genova, Mestre, Padova, Torino, Trento e Verona saranno le prime città a introdurre i nuovi supporti entro la fine dell’estate, così da potenziare la rete già esistente e raggiungere quota 10 milioni di pacchi movimentati nel 2019 su tutto il territorio nazionale. La reimpostazione delle filiali prevede inoltre corsi formativi per preparare il personale e l’aggiornamento della flotta con l’introduzione di furgoni adatti a trattare oggetti fino ai venti chili (continua).
Commercio elettronico/1 La scelta di Nexive
31 Lug 2019 10:00 - NEWS FROM ITALY
Ora anche il primo operatore postale privato mira ai pacchi, giudicati più redditizi rispetto al comparto delle corrispondenze