Un lavoro nato nel 2003 ed ora arrivato alla decima ed ultima parte. È lo studio a quattro mani di Mehdi Ziya Agaogullari e Mustafa Bulent Papuccuoglu, intitolato “Illustrated ottoman-turkish postmarks 1840-1929”.
In turco ed inglese (ma quel che conta è l’impostazione molto schematica, così da oltrepassare le eventuali difficoltà linguistiche), ha censito, illustrato con bolli isolati, frammenti o plichi completi, e valutato tutti gli annulli noti impiegati nel Paese tra il 1840 ed il 1929.
Organizzato in ordine alfabetico per località, l’ultimo tomo (336 pagine di grande formato a colori, 70,00 euro) si occupa delle lettere che vanno dalla “T” di Taberya (località ora in Israele) alla “Z” di Zvara (in Libia).
Al solito, i repertori che precedono l’elencazione vera e propria agevolano le ricerche, organizzando le voci in base alla lingua turca e a quella francese secondo vari criteri.
“In questi sette anni -è il commento dei due esperti- abbiamo presentato esattamente 6.556 documenti ai collezionisti, ognuno con il suo annullo ridisegnato” al fianco, così da poterlo leggere meglio. Le ricerche, tuttavia, hanno permesso di individuare ulteriore materiale, che non è stato possibile inserire al momento opportuno. Per questo, “stiamo pensando di pubblicarlo nei prossimi anni sotto forma di volumi integrativi”.