Quattro percorsi diversi, un’unica protagonista, sia pure letta in modi differenti. È “InBertarelli.com”, pacchetto di iniziative dedicate alla pubblicità, visitabile al castello Sforzesco di Milano.
Punto di partenza è la Civica raccolta delle stampe, istituita nel 1927 ad opera del collezionista e mecenate Achille Bertarelli. Arricchitasi nel corso dei suoi ottant’anni di vita grazie ad acquisizioni, lasciti e donazioni, ora comprende un milione di opere che spaziano dai fogli dei maestri incisori alle stampe documentarie e alla grafica pubblicitaria.
“Il pugno nell’occhio - Tecniche e forme della comunicazione pubblicitaria” è il primo degli itinerari. Offre uno spaccato della situazione italiana, in particolare negli anni Venti, evidenziando il ruolo delle pubblicazioni specializzate. È attraverso di esse, infatti, che la pubblicità ha cominciato a comunicare se stessa. Diversi gli oggetti vicini al mondo postale, dal lavoro preparatorio di Aleardo Terzi per la cartolina dedicata all’atto secondo della “Walkiria” ai richiami a Raymond Savignac, un’opera del quale è ripresa nel francobollo da 45 centesimi emesso il 21 aprile 2006 per il mezzo secolo del “Giorno”. Leopoldo Metlicovitz è presente con diverse citazioni, fra cui i chiudilettera del 1906 che promuovono l’Esposizione internazionale di Milano. Senza dimenticare Giulio Cisari, autore di non poche cartevalori del Regno (suoi sono, ad esempio, gli omaggi ad Alessandro Volta emessi tra il 17 marzo e l’8 settembre 1927 nonché alcuni tagli della “Imperiale”, al debutto il 21 aprile 1929). Nel contesto della Bertarelli, Giulio Cisari è citato per la copertina della rivista “La pubblicità”. Spunta persino il logo scelto per la nona edizione della Triennale di Milano: creato da Marcello Nizzoli, è presente nel 55 lire uscito il 23 luglio 1951. Oltre alla brocca, la vignetta comprende un cartiglio che, si scopre visitando la mostra, costituisce “una libera interpretazione di caratteri ideogrammatici egiziani”.
“Manifestarsi - Auto réclame d’artista” propone numerosi manifesti realizzati dagli stessi maestri per promuovere le proprie mostre. Oltre a realizzazioni di Jean-Michel Folon (autore di diversi francobolli) si ammira una litografia a colori con impressione a secco di Saul Steinberg che, per mezzo del testo “via air mail”, strizza l’occhio alla rapidità garantita dall’avviamento celere.
“Soltanto pubblicità? - Affiche, visual design, pop art” presenta i vari aspetti della grafica pubblicitaria e d’arte, con una dimensione interdisciplinare e in una prospettiva internazionale. Tra i grossi nomi del passato figurano Alfons Mucha (che ha firmato le prime produzioni di Cecoslovacchia), ancora Leopoldo Metlicovitz e poi Marcello Dudovich e Achille Luciano Mauzan (i loro lavori sono finiti anche in formato cartolina), Andy Warhol (sempre più citato pure fra i dentelli), Bruno Munari (cui San Marino ha dedicato una serie il 20 aprile 2007). Ancora più evidente è il lavoro di Pino Pascali, intitolato “Stazione Ffss”: il tema ferroviario è sviluppato con vari elementi, fra cui un’etichetta per il corriere espresso e un francobollo cecoslovacco da 30 heller del 21 marzo 1966.
Infine, c’è “Affissioni - L’evoluzione degli spazi”. Attraverso grandi riproduzioni fotografiche, testimonia luoghi e i modi dell’affissione pubblicitaria urbana: piazze e strade opportunamente arredate dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri.
I primi due allestimenti chiuderanno il 2 marzo, gli altri il 20 aprile. Completano il progetto conferenze, laboratori didattici, visite guidate e un concerto per domani.