Non ha mai collezionato francobolli, però ne apprezza i molteplici significati. È forse per questo che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi si è intrattenuto per un’ora alla mostra “La Grande guerra. La Liberazione. Cento gemme della filatelia italiana”.
Era accompagnato, fra l’altro, dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli e dalla presidente di Poste italiane Luisa Todini. Allestita al Quirinale fino al 28 ottobre, la rassegna sarà visitabile gratuitamente prenotandosi sul sito istituzionale o pagando 1,50 euro all’ingresso. Si potrà entrare dalle 10 alle 18, tranne il lunedì quando rimarrà chiusa.
Il capo dello Stato -ha commentato con “Vaccari news”, il curatore scientifico, Bruno Crevato-Selvaggi- “ha mostrato molto interesse, sono quindi molto contento di avergli potuto illustrare, con la filatelia, uno squarcio di storia patria che mi coinvolge anche familiarmente” (uno dei reperti nelle teche è di suo nonno, mentre l’allestimento l’ha dedicato alla nonna, internata in un lager, ndr).
“Magnifica. È venuta in modo impeccabile, adesso speriamo che arrivi la gente”, ha detto il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli. La Fsfi è stata l’organizzatrice, insieme al Gruppo parlamentari amici della filatelia. Per quest’ultimo, così si è espresso il senatore Carlo Giovanardi: “Un ottimo livello, che può interessare i filatelisti ma anche chi è interessato alla storia, perché vi sono testimonianze molto importanti”. A rappresentare lo sponsor, cioè Poste italiane, il responsabile per la filatelia, Pietro La Bruna: “Una riscoperta -sono le sue parole- di alcuni valori attraverso gli oggetti che così numerosi sarà impossibile ritrovare”.