Aspettando la proposte italiana (uno 0,75 euro non ancora definito nella data di emissione), ieri è toccato al Belgio promuovere l’“Anno europeo del volontariato”, iniziativa del Parlamento e del Consiglio continentali “che mira a rafforzare la cittadinanza attiva, la coesione sociale e lo sviluppo della democrazia, dando così una forma concreta ai valori europei della solidarietà, della non discriminazione e dello sviluppo armonioso delle società dell’Unione”. Lo ha fatto con un francobollo autoadesivo raccolto in libretti da dieci di taglio “1”, adesso 61 centesimi. Semplice è la vignetta: due mani che stanno per stringersi e dalle quali si sprigiona l’energia necessaria a tenere in vita il fenomeno. Un fenomeno che si compone di due comportamenti diversi. Da una parte vi sono coloro che prestano il tempo o mettono a disposizione le proprie competenze gratuitamente; dall’altra quanti lo sostengono dal punto di vista economico. Un esempio di quest’ultimo aspetto viene proprio da Bruxelles. L’operatore postale, Bpost, da oltre un decennio sostiene progetti di alfabetizzazione nel Paese, attraverso quelli che ora si chiamano “le fonds de Bpost pour l’alphabétisation”, gestiti dalla Fondazione roi Baudouin. Per la terza volta consecutiva ha deciso di devolvere agli stessi 2 centesimi per ogni invio spedito in dicembre, affrancato con uno dei due dentelli natalizi dell’8 novembre (a valore “1” per l’interno e per l’estero, all’epoca rispettivamente 0,59 e 0,90 euro) e individuati negli impianti di smistamento attraverso lettura ottica. Raccogliendo -viene spiegato a “Vaccari news”- quasi 350mila euro, senza gravare con sovrapprezzi sull’utenza.
Da Bruxelles l’omaggio a chi si impegna
15 Feb 2011 16:54 - FROM ABROAD
L’“Anno europeo del volontariato” sarà promosso, ma più in là, anche dall’Italia. Con il francobollo natalizio belga devoluti in beneficenza quasi 350mila euro