È una soprascritta di lettera da Napoli per città quella che ha attirato l’interesse di diversi specialisti. Venne spedita il 19 settembre 1863 (arrivando a destinazione il giorno seguente, come indicano i bolli presenti sul davanti e al retro), senza però affrancatura. Ecco dunque aggiunti i due segnatasse da 10 centesimi. Caratterizzati, però, da un annullo a doppio cerchio rosso con la croce al centro e il testo “Off. G. di arrivo bonifica” (cioè officina generale). La riforma postale dell’1 gennaio aveva ridotto da 20 a 15 centesimi il porto della corrispondenza ordinaria, lasciando immutata la tassa di 5 per le lettere dirette in città affrancate e di 10 per quelle che non lo fossero. La missiva -annotava Giulio Bolaffi il 13 marzo 1980- “con tutta probabilità, è stata erroneamente tassata dall’ufficio di Napoli per 20 centesimi anziché per i 10 dovuti. Riscontrato l’errore si è provveduto alla detassazione con l’applicazione dell’apposito timbro”.
Da Napoli a Napoli
26 Ott 2022 00:36 - NOTES ON CLASSICS FROM VACCARI
Il caso di una tassazione, probabilmente errata e quindi annullata, su una lettera spedita il 19 settembre 1863 all’interno della città