Oggi il gruppo di emissioni arrivato da piazza San Pietro (cinque serie di francobolli, due delle quali fogliettate, e una busta), ma c’è anche una sorpresa organizzativa. Perché la struttura che segue il comparto ha cambiato nome di nuovo, questo pare definitivo. La spiegazione giunge da oltre gli sportelli. Con la legge 274 del 7 dicembre 2018 sul governo dello Stato della Città del Vaticano, entrata in vigore il 7 giugno 2019, è stata riorganizzata la struttura del Governatorato, cancellando il vecchio Ufficio filatelico e numismatico. Tra le diverse questioni affrontate dal testo, l’articolo 10 prevede la Direzione delle telecomunicazioni e dei sistemi informatici comprendente, fra l’altro, le Poste e la filatelia. Pertanto da quel giorno la denominazione ufficiale è stata “Poste e filatelia”. Attendendo i pieni effetti della normativa, “abbiamo utilizzato la formula ibrida Poste vaticane e filatelia ma, per esempio, per evitare sprechi, fino ad esaurimento delle scorte, usiamo ancora la carta intestata Poste vaticane”. Per i comunicati, impiegando dei file precompilati, “abbiamo iniziato ad usare la dicitura «Servizio poste e filatelia» che è in linea con la nuova legge”. Dall’1 gennaio 2021 è stato approvato l’uso del nuovo logo.
Da Poste vaticane e filatelia a Servizio poste e filatelia
22 Feb 2021 12:09 - VATICAN
Nuovo cambiamento di nome da parte della struttura che in piazza San Pietro si occupa anche dei francobolli. Dietro, sempre la legge del 7 dicembre 2018