L’Epifania -come vuole la tradizione- tutte le feste porta via, ed è giunto il momento per formulare un bilancio anche per il progetto “Caro Babbo Natale”, lanciato un mese fa dal “Corriere della sera”.
Centinaia le lettere ricevute, di cui i tecnici della Expert system hanno esaminato i contenuti. Ed una selezione è offerta nel sito di riferimento.
“È stato un modo -scrive Angela Frenda- per conoscerli un po’ più da vicino e, attraverso le loro parole, tentare di capire se e cosa sognano. La risposta a quest’ultima domanda, però, è semplice: sì. Perché per fortuna esiste un nucleo, più o meno folto, di irriducibili che a Babbo Natale credono fortissimamente. A dispetto di compagni e amici più «realisti»”.
In base ai dati raccolti, resistono i balocchi tradizionali, ossia Barbie per le bambine e Lego soprattutto per i maschietti. E solo un trenta per cento ha richiesto apparecchi di nuova generazione quali l’ipad. “Quasi la totalità -precisa Luca Scagliarini dell’azienda incaricata di analizzare i testi- ha aggiunto richieste dettagliate attorno ai desideri, al di là dei giocattoli. Uno su quattro ha chiesto più amore nel mondo, uno su cinque la fine delle guerre e della fame. Uno su cinque, poi, anche più serenità in famiglia: meno discussione e più amore”.
Quasi nessuno si è espresso su cosa farà da grande: vi è “poco futuro” -conclude la giornalista- in queste corrispondenze.