Anche l’Italia e San Marino, all’epoca, si fecero contagiare dall’entusiasmo per i voli dei dirigibili tedeschi, tanto da predisporre apposite emissioni celebrative, repertoriate nei normali mercuriali filatelici. Ma il traffico registrato da questi mezzi è stato decisamente più ampio, e solo ricostruire i voli sul Bel Paese e sui territori collegati, certificandone le tracce postali, ha richiesto a Fiorenzo Longhi cinque anni di studio.
Ora, però, il “Catalogo storico descrittivo degli aerogrammi Zeppelin di Italia, Colonie Italiane, San Marino, Vaticano 1929-1939”, edito da Vaccari srl, è una realtà. Realtà articolata in 288 pagine con testi bilingui in italiano ed inglese, 863 illustrazioni a colori o in bianco e nero, un fascicolo allegato curato da Paolo Moretti per le valutazioni economiche. Il prezzo di copertina è pari a 100,00 euro.
L’opera -precisa l’autore- “è stata redatta con la maggior cura possibile e sono stati elencati solo gli aerogrammi dei quali si è potuto controllarne realmente l’esistenza. Quelli citati da altre fonti, ma dei quali non è stata possibile alcuna verifica, sono stati omessi”. Menzionati pure i falsi, “se noti e sicuramente individuati”.
Il libro è organizzato in ordine cronologico e, per ogni volo, cita i dati tecnici conosciuti, come nomi dei responsabili, numero delle persone a bordo in qualità di equipaggio e passeggeri, itinerari... Poi, si concentra sui documenti postali, introdotti, soprattutto all’inizio del servizio, per dimostrare l’affidabilità dell’aeronave. Oltre a segnalare le tariffe, sono descritti i plichi individuati, precisando gli annulli (di partenza, transito ed arrivo), i cachet, le affrancature miste e gli altri elementi che li caratterizzano. La numerazione dei voli è quella ufficiale, tratta dagli archivi della stessa società Zeppelin.