Dopo una quindicina d’anni la Svizzera ci riprova. Varando, in un contesto diverso, i “francobolli” (pardon, gli “sticker” come li chiamano ora) destinati a pagare la spedizione dei saluti dall’Italia. E, questa volta, non solo.
I prodromi sono costituiti dalle produzioni risalenti al periodo compreso tra il 1996 ed il 1998, che il catalogo elvetico Zumstein definisce “marche per turisti all’estero”. Attraverso la struttura Swiss post international, l’operatore nazionale offriva ai vacanzieri presenti nello Stivale la raccolta e la spedizione ai destinatari delle proprie missive, in particolare delle cartoline di saluto. Tempo: otto giorni circa, utilizzando la via più rapida disponibile, aerea compresa. Un centinaio gli alberghi coinvolti e presenti nelle località maggiormente gettonate; qui si potevano acquistare libretti da otto pezzi autoadesivi. Una volta affrancati, i plichi dovevano essere imbucati in apposite cassette, sulle quali si leggeva, in italiano, inglese, tedesco e francese, “Cartolina - Il modo veloce per spedire i vostri saluti internazionali”. Tre volte la settimana i contenitori venivano svuotati e quanto rinvenuto portato all’ufficio collettore più vicino, in genere quello operativo nel capoluogo lombardo. Le missive dirette in Svizzera venivano trattate subito a Bellinzona e recapitate il mattino seguente; per le altre destinazioni europee il viaggio si completava uno o due giorni dopo.
Complessivamente, il mercuriale elenca cinque etichette, divise in due serie. La prima, composta da un esemplare, risale al 2 novembre 1996 e riporta -soggetto abbastanza bizzarro per il territorio cui era destinata- una palma, associata al testo “P.P. CH-6830 Chiasso 1”, dove la prima abbreviazione sta per “port payé”.
Poi, la scelta nelle immagini si affina. I quattro tagli apparsi nel 1998 richiamano il Duomo per Milano, il golfo con il Vesuvio per Napoli, il Colosseo per Roma, un gondoliere ed il panorama per Venezia. La scritta diventa “P.P. CH-Swiss post” e si aggiunge un tassello con la lettera “A”, nel Paese d’oltralpe indicante gli invii prioritari, come d’altronde è specificato in inglese e francese.
Le copertine dei carnet propongono gli stessi soggetti, mentre le relative indicazioni, sviluppate in inglese, tedesco, francese ed italiano, chiariscono che si tratta di “affrancatura per cartoline” nella versione del 1996. Concetto poi chiarito nella tiratura successiva, in inglese, tedesco, francese e giapponese, come “vignette per cartoline”.
L’equivalente in lire era pari a 1.250; rimasero in vigore sino al 31 ottobre 2000.