“Il Consiglio europeo condanna fermamente la decisione unilaterale della Russia di riconoscere l'indipendenza dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud” e, al tempo stesso, “sottolinea che ciascuno Stato in Europa ha diritto di decidere liberamente della propria politica estera e delle proprie alleanze, nel rispetto del diritto internazionale e dei principi di buon vicinato e di cooperazione pacifica”.
La crisi georgiana pone le relazioni con la Russia “di fronte a un bivio”, ma non vi è alternativa “ad una relazione forte, fondata sulla cooperazione, la fiducia e il dialogo”. Da qui la richiesta, rivolta a Mosca, a non isolarsi e a dare prova di responsabilità e fedeltà a tutti i suoi impegni.
Si legge anche questo nel documento in undici punti diffuso nel tardo pomeriggio di oggi, alla conclusione del vertice straordinario di Bruxelles sulla Georgia e sulla situazione nel Caucaso.
L’Ue ha poi invitato a rispettare l’accordo definito fra le parti il 12 agosto; al di là dell’assistenza alle vittime, “è ora urgente mettere a punto il meccanismo internazionale di supervisione -cui l'Unione è pronta a partecipare- previsto... per sostituire le ulteriori misure di sicurezza russe nella zona adiacente all’Ossezia del Sud”.
I 27 sono disposti ad impegnarsi, “anche con una presenza sul terreno”; da qui la scelta di rafforzare la missione degli osservatori Osce e di inviare “immediatamente una missione esplorativa incaricata di contribuire alla raccolta d’informazioni e di precisare le modalità di un impegno rafforzato”. In più, sarà nominato un rappresentante speciale che seguirà la crisi.
Il presidente del Consiglio europeo, Nicolas Sarkozy, si recherà a Mosca l’8 settembre, accompagnato dal presidente della Commissione, José Manuel Barroso, e dall’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Javier Solana. Finché le truppe non si saranno ritirate sulle posizioni antecedenti al 7 agosto, “le riunioni di negoziato dell’accordo di partenariato sono sospese”.
Il 9 settembre si svolgerà un ulteriore vertice, questa volta con l’Ucraina.
In base alle informazioni raccolte da “Vaccari news”, il vertice non ha avuto un riscontro postale da parte del Belgio, nemmeno sotto forma di annullo.