Italia ed Albania, un confronto che si ripete nel tempo, pure a livello postale. Senza andare a riprendere gli anni dell’occupazione, quando i francobolli erano prodotti presso il Poligrafico, anche i due tagli da 60 e 100 lek per la congiunta con Roma e dedicati a madre Teresa di Calcutta, usciti il 5 settembre 1998, furono realizzati da questa parte dell’Adriatico.
Ed ora si cerca di rinnovare i rapporti, soprattutto per migliorare i servizi finanziari e di recapito del Paese schipetaro. Per questo, oggi l’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, e il direttore generale di Posta shqiptare, Arqile Gorea, hanno siglato a Tirana un accordo di cooperazione.
Sarmi è stato poi ricevuto dal primo ministro, Sali Berisha, per un colloquio sui contenuti dell’accordo e sulle opportunità future di ampliare la collaborazione. Ha incontrato, inoltre, i ministri all’Economia, Genc Ruli, a Trasporti, poste e telecomunicazioni, Sokol Olldashi, nonché agli Esteri, Lulzim Basha.
La firma -ha commentato- “è motivo di soddisfazione perché conferma l’apprezzamento internazionale per i risultati ottenuti dall’azienda nel campo dell’innovazione tecnologica e sottolinea al tempo stesso la competenza di Poste italiane nel realizzare un sistema di business e di controllo della qualità che costituisce un modello di riferimento anche per gli operatori postali stranieri”.
L’intesa prevede iniziative congiunte, volte a modernizzare i servizi postali e finanziari e a sviluppare le rispettive piattaforme tecnologiche. Si concretizzerà condividendo informazioni tecniche e diffondendo in Albania le soluzioni più avanzate.