Mentre la cronaca internazionale segue le vicende economiche della Grecia, si perde di vista quanto sta succedendo in Ucraina. Nella cui parte sud-orientale ormai è attiva, fra l’altro, una presunta Repubblica popolare di Doneck.
Da un certo punto di vista è interessante notare che, ancora all’alba del 2015, si ritenga la carta valore postale fra gli elementi fondanti e dimostrativi di uno Stato indipendente. Ovvero, esiste il francobollo e quindi esiste la realtà che l’ha prodotto.
Secondo fonti locali, il primo esemplare sarebbe stato emesso il 9 maggio, non dentellato ed almeno in apparenza privo di valore nominale. D’altro canto, quanto interessa non è affrancare lettere e cartoline, ma ribadire con un’ulteriore modalità la situazione che, secondo i proponenti, starebbe per normalizzarsi. Sullo sfondo vi campeggia la bandiera, la quale si rifà al separatista Stato federale della Nuova Russia (accomuna anche la supposta Repubblica popolare di Lugansk); in alto a destra vi è lo stemma. In primo piano, ecco i visi di due combattenti: sono Mikhail Tolstoy ed Arseny Pavlov, detti “Givi” e “Motorola”, qualificati come “eroi della Nuova Russia”.
In mancanza di un riconoscimento della realtà emittente da parte della comunità internazionale, tali produzioni sono da considerare soltanto delle vignette.