I francobolli tipo delle Province Napoletane, cioè della fase di transizione tra Regno delle Due Sicilie ed Italia, sono otto. A voler considerare un solo aspetto, l’approfondimento occupa 128 pagine, sottoscritte da Antonello e Maria Isabella Cerruti. È lo studio “Le varietà di riporto dei francobolli delle Province Napoletane” (125,00 euro).
Il disegno di partenza, eseguito a penna dal tipografo Francesco Matraire o da qualche suo tecnico, fu riportato -si legge nel lavoro- su pietra litografica, senza l’indicazione del valore. Da un’unica base si ottennero delle matrici con le quali vennero preparati i blocchi riporto di dieci esemplari che, decalcati dieci volte, formarono le tavole da cento pezzature. Esse servirono per la stampa dei fogli, che venivano distribuiti “tosati” (cioè rifilati ai margini) e divisi in due confezioni da cinquanta.
Con la stampa litografica -nitida nelle prime tirature e più confusa nelle successive- si notano difetti di riporto e diversi ritocchi, particolarmente nel 2 e nel 5 grana.
Il titolo offre grandi immagini a colori capaci di evidenziare le differenze, così da individuarle con maggiore facilità; non mancano i riferimenti alle imitazioni, vale a dire falsi per la posta e per i collezionisti.