La denominazione del Paese di emissione nelle due lingue ufficiali, ossia fiammingo e francese; il simbolo a indicare che la carta valore è buona per un invio classificato “1” nel tariffario in vigore per il Vecchio continente (equivale a 1,03 o 1,13 euro, secondo se ne vengono acquistati un minimo di cinque esemplari o meno); il logo piuttosto vistoso dell’operatore, cioè Bpost.
Estrema sintesi oppure uno spot per l’azienda incaricata di gestire il servizio universale, al pari di quanto avvenne con l’ordinaria “Posta italiana” che Roma varò il 7 luglio 2009?
Entrambe le risposte non sono corrette per il dentello che il Belgio emetterà il 23 marzo in prevendita ad Erezée e con il 25 porrà in distribuzione generale. Si tratta, in realtà, della versione standardizzata del nuovo personalizzabile, servizio che localmente viene chiamato con il nome in inglese “My stamp”, traducibile come “Il mio francobollo”.
Caratteristica principale: il formato piuttosto allungato, così da accogliere richieste particolari avanzate dalla clientela.