Come avrebbe potuto l’Accademia italiana di filatelia e storia postale ricordare il secolo e mezzo trascorso dalla proclamazione del Regno d’Italia? Alla domanda ha risposto lo studioso e docente di filosofia e semiotica Massimo Leone, che sul semestrale del sodalizio si occupa del modo in cui questa “giovane (ma non troppo) signora altera e conturbante” sia stata rappresentata in cartoline, francobolli ed altri oggetti. Statuaria, formosa, dolce e bellicosa, ama avvolgersi nel Tricolore e cingersi il capo non dell’elmo di Scipio ma di stelle, mura e torrioni.
“Storie di posta”, giunto al n°3 della nuova serie firmata dall’Unificato, si occupa anche d’altro. Ad esempio dei bolli nella Milano imperialregia, intervento di Clemente Fedele e Francesco Luraschi arricchito da una notevole appendice documentaria. Oppure della figura del direttore provinciale, ricordata da due persone, Enrico Veschi e Luigi Ruggero Cataldi, che la conobbero nel lavoro quotidiano. Prosegue, inoltre, l’approfondimento sulla modulistica, dovuto a Franco Filanci.
Il periodico si completa con la sequenza di rubriche che mirano a valorizzare altri aspetti, dagli appunti spiccioli di attualità o meno ai nuovi libri. Per un complesso di 112 pagine illustrate a colori (14,00 euro).