La prima lettera che si scambiano due amici e soci in affari -Max Eisenstein ebreo statunitense e Martin Schulse tedesco rientrato in patria- è scritta a San Francisco il 12 novembre 1932. L’ultima, sempre redatta negli Usa, è del 3 marzo 1934. Non sarà recapitata. Tornerà indietro perché il nome vergato sul plico non risulta. Martin Schulse è stato cancellato, non è mai esistito.
“Destinatario sconosciuto” è il titolo del racconto in forma epistolare di Kressman Taylor (Rizzoli) che ricostruisce il rapporto, ormai a distanza, fra due amici. E riflette gli stati d’animo in evoluzione: si insinua una nuova freddezza, l’affetto si incrina, i contrasti ideologici precipitano fino a diventare insanabili. L’amicizia è ormai impossibile, ma Max continua a credere nella lealtà dell’antico socio, e si rivolge a lui per chiedere aiuto in una circostanza drammatica che coinvolge la sorella, in passato amante di Martin, ora attrice a Berlino, pericolosamente esposta al crescente furore dell’antisemitismo. La reazione di Martin, che nel frattempo ha assunto un incarico di rilievo nel Partito nazista, sarà, prevedibilmente, crudele. Ma imprevedibile si rivela il colpo di scena che segue: una svolta inattesa, un ribaltamento radicale dei rapporti di forza tra i due protagonisti, un inquietante scambio di ruoli tra vittima e carnefice determinano il precipitare della tragedia, e...
La pièce verrà proposta questa sera e sabato al Quarticciolo di Roma da Giampiero Ingrassia, Mauro Mandolini, Lorena Scintu, con l’amichevole partecipazione in voce di Arnoldo Foà. La regia è di Mauro Mandolini e Gianluca Ramazzotti. Il teatro si trova in via Ostuni 8 (VII municipio). Lo spettacolo inizia alle ore 21; biglietti da 9,00, 6,00 e 1,00 euro.