“A cinquant’anni ho scoperto com’è la filatelia, una scoperta molto interessante. Uno non immagina l’interesse, le pressioni” che ci sono dietro i francobolli. “Ricorderò la filatelia in questa mia esperienza ministeriale”. Ha debuttato così, probabilmente per la prima volta ad una manifestazione collezionistica, il ministro alle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. Presente alla cerimonia inaugurale di “Romafil”, svoltasi questo pomeriggio.
Valutazioni positive anche negli altri intervenuti alla cerimonia. Il direttore della divisione filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini, ha posto l’accento sui risultati ottenuti: “Ogni anno -ha detto, parlando del salone- va meglio del precedente”.
“La filatelia -ha poi commentato l’amministratore delegato della società, Massimo Sarmi- merita”, soprattutto in Italia. Per questo, “stiamo riflettendo a fondo sulla mondiale”.
“Dopo le parole di Sarmi -ha aggiunto il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli- sarà ben difficile tirarsi indietro”. “Avere una mondiale qui da noi vuol dire stimolare i collezionisti” e una serie di manifestazioni preparatorie.
Il senatore Giorgio Benvenuto ha invece ricordato il progetto per rinnovare il Museo postale, definito “una gemma, una pepita d’oro che dobbiamo valorizzare”. Ma ha anche sostenuto la possibile manifestazione mondiale, poiché “una grande mostra è un investimento, non una spesa. Bisogna dare il riconoscimento a quanti, tanti, si impegnano e lavorano per la filatelia”.
Numerosi i temi toccati dal presidente dell’Associazione filatelisti italiani professionisti. La filatelia -ha sottolineato- è un fenomeno di massa, che coinvolge centinaia di operatori regolari e non. Rappresenta “l’hobby più interclassista che esista”, anche se non mancano i problemi. Come il diverso trattamento in fatto d’iva, tra lo sportello postale ed il resto della filiera, cioè commercianti e collezionisti. Carlo Catelani ha parlato pure della recentissima distruzione dei francobolli per i diciottenni. “Il tutto -ha ricordato- è avvenuto al chiuso del Poligrafico, senza alcun invito a Rai e testate nazionali: eppure la notizia era importante, curiosa e avrebbe richiamato l’attenzione di molti sulla filatelia”.