Mentre si creano muri (o se ne minaccia la costruzione) per cercare di contenere i migranti in fuga dalle zone colpite da guerra o miseria, e mentre ferve il dibattito sulla possibile coesistenza nel medesimo territorio di religioni monoteiste differenti, si fa notare il francobollo emesso oggi dalla Croazia.
Contro 3,10 kune (è il suo valore nominale) ricorda che nel Paese balcanico l’Islam è una realtà riconosciuta e consolidata da cento anni, grazie ad una decisione parlamentare adottata il 27 aprile 1916. Fotografato da Edib Ahmetašević e messo in pagina da Nuradin Dino Trtovac, il dentello riproduce il Centro islamico di Zagabria.
A proposito degli attuali grandi flussi demografici, si è notata l’assenza delle Poste vaticane, che si sono fatte “sfuggire” l’ultima visita di papa Francesco. È quella avvenuta il 16 aprile nell’isola di Lesbo, da dove è tornato con dodici profughi musulmani siriani. Al contrario delle uscite precedenti, questa volta non c’è stato l’annullo speciale preventivo. Probabilmente se ne riparlerà l’anno prossimo, quando arriverà la tradizionale serie di francobolli volta a documentare le esperienze 2016 compiute dal pontefice all’estero.