Mentre l’area è tornata violentemente in cronaca per via della scelta, adottata dagli Stati Uniti, di abbandonare Tel Aviv riconoscendo quale capitale di Israele Gerusalemme, il Paese al centro dell’attenzione porge gli auspici. E lo fa in modo laico, con un’etichetta per i francobolli automatici sfornati dagli apparecchi della danese Acon.
Il fondino, dovuto a Tal Huber, propone un inconsueto -vista la regione- paesaggio coperto dalla neve con renne, albero addobbato e regali. Si aggiunge la frase “Season’s greetings from the Holy Land”. Tradotto, “Auguri dalla Terra Santa”.
Entrato in uso il 28 novembre, lo resterà proprio a Gerusalemme ed a Nazareth, fino al termine del periodo; la data precisa non è stata determinata. Il servizio filatelico commercializza la carta valore in sei tagli, corrispondenti alle principali tariffe ordinarie per l’interno e per l’estero: 2,40, 4,00, 6,50, 7,40, 8,30 e 9,00 shekel.