Più o meno gli stessi giorni, le stesse premesse, lo stesso percorso: l’uragano “Gustav”, che fra poche ore investirà le coste statunitensi imperversando su Alabama, Louisiana, Mississippi e Texas, rievoca il disastro provocato tre anni fa da “Katrina”. Causa, quest’ultimo, di oltre mille morti, inondazioni, notevoli danni materiali ed aspre polemiche per la scarsa preparazione mostrata dalla società intera, a cominciare dai vertici politici e dalla protezione civile.
Questa volta, però, si gioca d’anticipo: alla evacuazione forzata di alcune aree (New Orleans in testa) fanno seguito numerosi provvedimenti che toccano tutti gli ambiti. Se la convention repubblicana a St. Paul è stata ridimensionata, Usps -che ha lavorato regolarmente venerdì 29 e sabato 30 agosto, consegnando in anticipo gli assegni mensili della sicurezza sociale ai legittimi beneficiari- ha attivato diverse misure preventive. Ad esempio, bloccando provvisoriamente la posta diretta nelle aree a rischio, potenziando i centri che registrano i cambiamenti di indirizzo, mettendo in sicurezza uffici e impianti.
A complicare le cose c’è la “Giornata del lavoro”, che cade oggi: negli Usa è considerata festiva e a livello postale funziona solo il corriere espresso. Anche dove non è stato deciso lo sgombero, da domani alcuni uffici di Usps potrebbero restare temporaneamente chiusi, mentre si prevedono interruzioni ai servizi di svuotamento delle cassette e di consegna della corrispondenza, nel caso le strade diventassero impraticabili o non sicure.
Nelle ultime ore l’uragano è sceso ad una forza tre su una scala di cinque, ma i venti continuano a soffiare fino ai 200 km orari. Secondo gli esperti, potrebbe anche riguadagnare, almeno un po’, in potenza.