La val di Susa scopre la storia della posta e ne scrive. Verrà presentato il 16 settembre alle ore 16, presso la sala consiliare del Comune di Susa (si trova in via Palazzo di Città 39) il nuovo numero, il cinquantacinquesimo, di “Segusium”. È edito dalla Società di ricerche e studi valsusini (casella postale 49, 10059 Susa, Torino).
In 304 pagine (20,00 euro) accoglie, fra l’altro, nove studi, alcuni dei quali attinenti al settore delle comunicazioni. Sono “Gran strada di Francia” (firmato da Clemente Fedele), “Un momento prima della fine. Noterelle di geografia postale, tra Torino e Lanslebourg” (Livio Dezzani), “La via di Lione: all’insegna della Cerva nella Susa franco-sabauda della prima metà del Cinquecento” (Luca Patria), “La telegrafia ottica in val di Susa” (Roberto Follis ed Ezio Caffo).
“Il mondo va avanti adagio, per certi versi quasi indietro”, annota il presidente del sodalizio, Germano Bellicardi. “Il moderno è un «modus» nuovo di presentarsi dell’antico. Antico e moderno sono storicamente degni. È indubbio che la velocità delle comunicazioni concorra al progresso e che l’elettrolettera corra più veloce dei cavalli. Ogni epoca ha le sue modalità in tempo reale. In passato era la posta cavalli oggi sono le mail”.