Per il ministro alle Comunicazioni, Mario Landolfi, “Milanofil” costituisce “la più grande vetrina italiana” del settore.
E la filatelia sta andando bene, come si vede dalle grandi mostre, ad esempio “Milanofil”, “Romafil” o Riccione. Ma lo si nota anche dalle piccole manifestazioni, organizzate dai circoli filatelici.
Il francobollo è “un monumento cartaceo, un mezzo per veicolare cultura”. “È una nostra occupazione -ha poi aggiunto- diffondere la filatelia. Il collezionista ha un asserto interiore”, che si estrinseca con vari elementi positivi, ad esempio con la passione per il dettaglio.
Poi, la citazione al 45 centesimi della “Nazionale cantanti”: “Nella musica abbiamo una storia che attraverso la filatelia dobbiamo valorizzare”. Da qui la scelta per l’anno prossimo di dedicare una serie al mondo delle sette note. Ma c’è di più: “Milano è anche la capitale della solidarietà, ecco il perché del francobollo”.