Il milanese Ugo Frigerio (1901-1968), chi lo ricorda? Più fortunato dell’emiliano Dorando Pietri (1885-1942), perché le sue vittorie non diedero adito a contestazioni, ma forse per questo dimenticato, anche dall’Italia postale.
Eppure, marciando alle Olimpiadi portò a casa tre ori e un bronzo, i primi due dei quali ad Anversa nel 1920, cento anni fa: percorse i tre chilometri in 13’14”2 e i dieci in 48’06”2. Lo rammenta il giurato internazionale Giancarlo Morolli, precisando che i restanti due riconoscimenti furono ottenuti a Parigi nel 1924 e a Los Angeles nel 1932.
Se il Bel Paese è… passato oltre, nel tempo qualche altro interlocutore l’ha citato, fra cui la Repubblica Dominicana, in una serie da otto esemplari volta a testimoniare i Giochi di Melbourne. Era il 24 gennaio 1957 e l’atleta figura nel 16 centavos aereo, prodotto in fogli e in foglietto (dentellato e non dentellato), nel secondo caso insieme ad altri due campioni, il finlandese Paavo Nurmi e la statunitense Mildred Didrikson (compaiono nei tagli da 11 e 17, sempre destinati al volo). L’intera emissione venne sovrastampata l’8 febbraio seguente per aiutare i rifugiati ungheresi aumentando i nominali di 2 o 5 centesimi e il 10 settembre 1959 -questa volta senza i blocchi- per i Giochi sportivi panamericani.