“I tuoi bollini son terminati; percui spediscimene degli altri, non per risparmiare, giacchè sai essere diventato un ricco; ma piuttosto per la comodità mia, seccandomi andarli a comperarrli alla posta, l’unico luogo ove si trovino”. Si legge anche questo in uno scritto datato 14 giugno 1866; due giorni dopo -ricorda l’annotazione in calce- sarebbe scoppiata la Terza guerra d’indipendenza. Il documento è stato presentato al “Festival delle lettere 2007” da Sergio Molinari di Mantova (83 anni) e ha vinto la sezione “Lettere dal cassetto”.
Un intero pomeriggio, quello svoltosi ieri, a base di scritti epistolari. Comici, tristi, socialmente impegnati, filosofici, dei bambini, dei desideri, d’autore, video, dal direttore, “bonsai” e ancora altro, grazie alla fantasia degli organizzatori (l’Associazione culturale 365 gradi di Cernusco sul Naviglio) e, soprattutto, dei partecipanti, che hanno saputo dare vita ai propri pensieri. Ospitata al teatro “Dal Verme” di Milano, la terza edizione dell’iniziativa è stata presentata dal comico Omar Fantini e dalla “letterina” Alessia Ventura.
Diverse le altre sezioni a concorso, fra cui: “Lettera al genio della lampada” (vinta da Arianna Gandolfi, Pegognaga, anni 26), “Under 14” (Dong Xiao Ming, Sesto San Giovanni, anni 11), “A tema libero” (Rocco Capezzone, originario altoatesino ora in Argentina, anni 77). Complessivamente, sono state ricevute ed esaminate oltre duemila missive.
“Chi non ha scritto -ha domandato, al pubblico di circa 800 persone, l’assessore alla cultura della Provincia, Daniela Benelli- almeno una volta nella vita una lettera, bella o brutta?”. “Si può scrivere -ha aggiunto Marco Sachet, presidente del gruppo organizzatore- una bella lettera anche senza essere letterati”.
Accanto ai testi, non potevano mancare le buste. Erano ventidue, realizzate da artisti di varia estrazione e destinate alla vendita benefica. Tutte, però, con una caratteristica significativa: le decorazioni aggiunte dagli autori non hanno lasciato lo spazio per gli elementi più importanti, almeno dal punto di vista postale: l’indirizzo e l’affrancatura. Solo una ha offerto un approccio diverso: quella di Alex Pinna, caratterizzata da un enorme “Nessuno”: forse il destinatario del plico?
Tra le iniziative correlate, il progetto “Letter to Africa”, che entro l’anno prossimo vuole idealmente coprire il percorso tra Milano ed il centro del continente nero, lungo 5.500 chilometri, con lettere inviate dal pubblico.
Il tema 2008 sarà: “Scrivi la lettera a un bugiardo”.