Il passaggio delle consegne avverrà domani, a San Vito di Leguzzano (Vicenza). Qui si riunirà il Lions club filatelico italiano per suggellare il rinnovo della presidenza, andata da Dante Filippini al vicepresidente uscente, Ignazio Toxiri. Contemporaneamente verrà salutato Vittorio Mincato, che ha appena lasciato la guida di Poste italiane e potrebbe entrare nella giunta della Regione Veneto. Durante la serata riceverà la “Melvin Jones fellowship”, cioè la principale onorificenza del Lions club. Rispetto al biennio precedente, il nuovo vicepresidente è Luciana Grifone, mentre consiglieri per un anno sono Luciano Bruna, Antonio Marte e Francesco Rinaldi e per due anni Vincenzo Vittorio Erriquez, Domenico Giglio e Angelo Pintus. Il resto del gruppo di lavoro è immutato: segretario Luciano Drua, tesoriere Sergio Giorgis, responsabile del periodico interno Luigi Mobiglia, revisori dei conti Luciano Braccini, Brunello Gentile e Paolo Spinarelli, censore Ugo Berti. Nato nel 1987, da un gruppo di soci Lions con spiccata vena filatelica, ha raggiunto i 120 iscritti, fra cui figurano Luciano Braccini, Lorenzo Dellavalle, Mauro Francaviglia, Adolfo Franchi, Brunello Gentile, Giorgio Khouzam, Luigi Mobiglia, Gaetano Palmigiano e Paolo Vaccari. In questi anni sono state allestite mostre collezionistiche anche importanti, come a Genova nel 1992, ed altre a Saluzzo, Palermo, Schio e San Vito di Leguzzano. “Naturalmente -aggiunge il segretario, Luciano Drua- il richiamo di servire ci predispone a curare in seconda battuta i nostri ideali, ed allora ecco che ci predisponiamo ad investire nelle cose in cui crediamo: da oltre dieci anni passiamo un contributo a fratel Giovanni Grigoletto per l’adozione a distanza di oltre venti bambini” ad Ouagoudou (Burkina Faso). “Poi, pensiamo al programma dei cani guida per ciechi a Limbiate e dal 2006 ci siamo predisposti, con grandi risultati, al programma «Sight first II», per la cura di circa 30 milioni di ciechi con malattia reversibile nei continenti asiatico, africano e sudamericano”. Senza dimenticare il “service” a carattere postale. Si chiama “Non buttiamo le buste usate” e prevede la raccolta delle corrispondenze affrancate (circa due tonnellate l’anno), poi fatte avere al responsabile delle missioni camilliane di Torino, padre Adolfo Porro, affinché vengano vendute sul mercato collezionistico, destinando il ricavato ad opere benefiche.
Lions club filatelico, domani l’avvicendamento
06 Giu 2008 12:02 - APPOINTMENTS
L’ex presidente di Poste italiane, Vittorio Mincato, riceverà la principale onorificenza sociale