Vittore Baroni, toscano, classe 1956, conta pure su una pagina di “Wikipedia”, dov’è definito “artista, critico musicale e musicista italiano noto specialmente per la sua attività di mail artist, curatore d’arte e studioso delle controculture”. Sarà lui il relatore di “Mail art, l’avanguardia viaggia per posta!”, incontro introdotto dal giornalista Duccio Dogheria e in calendario per le ore 18 del 3 maggio. Dove? Proprio al Mart di Rovereto (Trento), che sta ospitando la mostra “La magnifica ossessione”, segnalata nella news precedente.
Tra il 1979 ed il 2009 Baroni ha realizzato i cento numeri della rivista d’artista “Arte postale!”, ed è autore di numerose pubblicazioni riguardanti il settore.
“L’arte postale o mail art -spiega lo stesso specialista a «Vaccari news», rivelando un po’ il taglio dell’appuntamento- è un movimento planetario, erede di Dada e Fluxus, che dai primi anni Sessanta ha coinvolto migliaia di «networker» in una rete creativa con caratteristiche utopiche e libertarie, anticipando molti aspetti della «net art» e dei social network di internet. Il sistema postale è stato utilizzato per avviare sinergie tra artisti visivi, scrittori, poeti, musicisti o anche semplici curiosi, facendo circolare francobolli di nazioni immaginarie e cartoline da altri mondi, ma anche promuovendo pubblicazioni atipiche, attivando azioni pubbliche e progetti collettivi in una strategia di cooperazione aperta e multietnica, fondata sul confronto paritario di esperienze e sullo scambio diretto e disinteressato”.
Mentre la mostra è a pagamento, la conferenza è ad ingresso libero.