Ad esaminarlo da troppo vicino non si capisce nulla, sembra un labirinto! Occorre allontanarlo un po’ dagli occhi per intravedere cosa cela. A quel punto, si comprende la parola “Österreich”, associata al valore nominale, “62 cent”. Da notare anche i colori, quelli nazionali. “Il dinamismo delle linee e delle forme crea movimento ed articola il modo di guardarlo”, è la nota sorniona che giunge da dietro gli sportelli.
Protagonista è il francobollo “L’Austria si muove”, emesso da Vienna il 21 gennaio (la prevendita risale al 9). Porta la firma del grafico Nikolaus Schmidt e nasce da un progetto condiviso con il quotidiano “Die presse”. Dietro, una competizione sul tema “L’Austria in movimento: la trasformazione sociale come forma positiva di cambio”. Una giuria composta da rappresentanti della redazione e del mondo filatelico ha selezionato le proposte pervenute, avendo presente l’evoluzione del Paese nell’ultimo secolo: l’addio alla monarchia, la crescita in tutti i sensi della comunità, l’annessione alla Germania ed il conflitto, l’occupazione alleata, la tv, le prime vacanze in Italia, lo sviluppo e le problematiche dei decenni più recenti. Basteranno per convincere l’osservatore distratto?