Solita… generosa emissione da parte delle Nazioni Unite, questa volta dedicata agli animali in via di estinzione ed articolata in dodici francobolli usciti il 10 ottobre.
La serie -ricordano dall’Apnu- è stata lanciata nel 1993 per porre l’accento sulla necessità di proteggere le specie in pericolo nel mondo. Quelli targati 2013 riguardano gli esseri notturni. Riproducono il Tapiro asiatico, il Lemure mongoz, il Gatto a testa piatta e l’Aye aye (ripresi nei quattro tagli da 1,10 dollari); il Pangolino terrestre, il Potto, il Tarsio delle Filippine e la Volpe volante di Livingstone (1,40 franchi); la Civetta delle palme fasciata, il Gufo reale del deserto, il Lori lento della Sonda e l’Echidna dal becco lungo (70 eurocent).
Quello che si fa notare, però, è un altro dettaglio: la parte espressa nella moneta elvetica è stata realizzata da un’italiana, Sara Menon.
“Sono nata -dice in questa intervista a «Vaccari news» la diretta interessata- nel 1985 a Palmanova e ho conseguito il diploma di specializzazione in Restauro e conservazione dei beni culturali a Mantova nel 2008”. Vive ed opera ad Aquileia, in provincia di Udine. “Ho iniziato a lavorare come illustratore scientifico e naturalistico collaborando con un medico legale, realizzando così alcune tavole anatomiche per le sue pubblicazioni”. A Milano, grazie all’Istituto europeo di design, ha avuto l’opportunità di conoscere l’illustratore Massimo Demma, che le ha permesso di affinare i metodi e le tecniche pittoriche comunemente usati nell’indagine scientifica, nonché ulteriori competenze nel campo dell’illustrazione naturalistica. Poi, le collaborazioni, ad esempio con gli editori Il prato, Berna, Christophe Chomant. È iscritta alla Guild of natural science illustrators ed all’Association of medical illustrators. Si pone principalmente come freelance per musei, case editrici, associazioni naturalistiche ed enti di ricerca. “Prediligo -aggiunge- l’uso di tecniche tradizionali, come l’acquerello e la matita, ponendo la mia attenzione sui minuti dettagli dei soggetti che rappresento”.
Ed ora… “È la prima volta che realizzo disegni per francobolli. Sono stata contattata a luglio di quest’anno dal direttore grafico Sergio Baradat via e-mail”.
Rispetto ad altri incarichi che ha svolto, quali differenze ha trovato? “Posso dire -risponde- che la differenza sta sicuramente nel formato finale del prodotto. Viste le dimensioni ridotte, ho cercato di rendere lo sguardo il più possibile realistico, lasciando lo sfondo bianco per far risaltare al meglio le sagome degli animali”.
Altre cartevalori in vista? “Al momento, per l’anno in corso, non sono in programma… ma auspico una futura e nuova collaborazione”.