Attualmente il pacco ordinario costa 9,10 euro e permette di inviare un collo pesante un massimo di venti chili nel territorio nazionale; l’impegno è consegnarlo in tre giorni lavorativi dopo quello di impostazione. Il “paccocelere 1”, per contro, offre quattro scaglioni: il minore va fino ai tre chili e richiede 11,90 euro. Però, propone un recapito più veloce: uno, due o tre giorni, secondo la località.
Da oggi Poste italiane prevede un’ulteriore formula, che si chiama “pacco free”, già dal nome allineabile all’ormai consolidata “busta free”.
Si tratta di scatole prepagate che permettono di spedire oggetti sino ai trenta chili in tutto il Paese, isole comprese. Per ora sono di due tipi: il “pacco free express large” (misura 36x27x12 centimetri) ed il “pacco free express extra large” (25x29x40). Costano rispettivamente 10,00 e 12,00 euro, iva inclusa, pagabili in contanti o con le carte “Postepay” e “Postamat”. La cifra include sia l’imballaggio, sia il ritiro a domicilio telefonando all’803.160 (ma si possono portare anche in circa tredicimila uffici), il trasporto e la consegna. Quanto al ritiro, avviene al piano terra dell’indirizzo dichiarato e nell’orario compreso fra le 9 e le 18, da lunedì a venerdì; non è previsto il passaggio su appuntamento specifico.
L’importo considera inoltre il monitoraggio e, se necessari, un secondo tentativo di recapito, la giacenza per due settimane e la resa al mittente. Gli involucri, realizzati in materiali ecocompatibili e riutilizzabili, si possono impiegare entro un anno dall’acquisto, indirizzandoli pure al fermoposta o ad una casella postale. Previsto il rimborso nel caso la tempistica non sia rispettata (un giorno lavorativo dopo quello di inoltro, tranne Livigno, Trepalle e Campione d’Italia; diventano due nei rapporti con Calabria, Sicilia e Sardegna e tre in località minori).